Politica
Stadio Roma, Giorgetti: "Cena con Parnasi? No, due fette di salame"

iancarlo Giorgetti spiega i suoi rapporti con Parnasi, l'imprenditore arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma
"Parnasi lo conosco da 15 anni, a Roma eravamo vicini di casa. L'ultima volta l'ho sentito una settimana fa: la madre aveva un'operazione delicata, mi ha chiesto di pregare con lei". Il sottosegretario leghista, Giancarlo Giorgetti, intervistato da 'Il Fatto Quotidiano', spiega i suoi rapporti con l'imprenditore arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. "La cosiddetta cena segreta - sostiene - era un aperitivo... un bicchiere di vino e qualche fetta di salame".
Poi la conoscenza di Lanzalone: "Si e' presentato come presidente di Acea, ha lasciato intendere che fosse stato l'avvocato di Grillo. In quei giorni vedevo probabile un accordo Pd e 5 Stelle, lui teorizzava invece che si potesse fare un governo Lega-M5s. Comunque Parnasi e Lanzalone non sono mai entrati nel confronto tra noi e i 5 stelle ne' direttamente ne' indirettamente. I contatti sono sempre stati stretti tra Salvini e Di Maio.
Per quanto riguarda poi i finanziamenti ad una onlus vicina al Carroccio, Giorgetti spiega: "Parnasi diceva 'voi mi piacete, vorrei aiutarvi per qualche iniziativa'. Gli ho detto che ne doveva parlare con l'amministratore del partito, Giulio Centemero. Ho scoperto adesso di questa associazione di cui non faccio parte. Centemero mi ha detto che e' stato fatto tuto in modo regolare: Non abbiamo fatto nulla di male, non vedo perche' dovremmo" restituire i soldi".