Stop di 6 mesi se il pm è politicizzato
Sei mesi di sospensione per i procedimenti in corso se, a causa delle dichiarazioni rese, i magistrati che lo 'dirigono' sono passibili di azione disciplinare da parte del Guardasigilli e del Procuratore generale della Cassazione. Lo prevede un ddl presentato da Francesco Nitto Palma e all'ordine del giorno della commissione Giustizia del Senato. Il testo prevede che diventi illecito disciplinare per le toghe "rendere dichiarazioni che, per il contesto sociale, politico o istituzionale in cui sono rese, rivelano l'assenza dell'indipendenza, della terzieta' e dell'imparzialita' richieste per il corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali". Il ddl, che e' costituito da tre articoli, prevede anche come illecito "ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l'indipendenza, la terzieta' e l'imparzialita' del magistrato, anche sotto il profilo dell'apparenza, nel contesto sociale o nell'ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni". ù
Tutti i procedimenti pendenti - si stabilisce poi - "alla data di entrata in vigore della presente legge" sono "rimessi al ministro della Giustizia e al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione per le proprie determinazioni in ordine all'eventuale esercizio dell'azione disciplinare e restano, conseguentemente, sospesi per il periodo di sei mesi".
"Delle due l'una: o il Pdl vuole le riforme nell'interesse generale o preferisce attaccare l'autonomia dei magistrati e proporre disegni di legge incredibili come quello sui pm intestato a Nitto Palma. Le due cose non possono stare assieme". Lo afferma il Pd con Walter Verini che aggiunge: "Berlusconi non e' un perseguitato, e' stato negli ultimi vent'anni presidente del Consiglio e leader di un partito, ha avuto la piena agibilita' politica, nonostante il suo evidente conflitto di interessi. Se il Pdl pensa di avviare il percorso delle riforme con questi argomenti, che obiettivamente sono 'mine', si rischia di partire con il piede sbagliato", conclude.