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Politica
Tassa suolo pubblico, Franceschini: “Stop per 6 mesi a bar e ristoranti”
Foto LaPresse

Turismo, Franceschini: 6 mesi esenzione Osp bar e ristoranti

"Stiamo lavorando per l'adozione di una misura molto importante ovvero, una norma che esenti bar e ristoranti dalla tassa di occupazione del suolo pubblico". Lo ha detto il ministro per i beni culturali e il turismo Dario Franceschini durante una informativa al Senato. "Questo perche' il distanziamento - ha spiegato - spingera' bar e ristoranti a limitare il numero dei tavoli. Sono misure temporanee e reversibili e si potranno usare per mettere tavolini al'esterno". 

Un altro intervento per il turismo che sarà contenuto il dl Maggio "riguarda un riconoscimento economico alle imprese che hanno avuto un forte calo del fatturato rispetto al periodo analogo dell'anno scorso. Dovrebbe essere un aiuto a fondo perduto per aziende sotto una certa soglia di fatturato" ha spiegato il ministro dem.

Dl Maggio, Franceschini: "Vogliamo approvarlo in settimana"

Il decreto che "prima era di aprile ora di maggio ma lo chiamiamo decreto 55 miliardi, vogliamo approvarlo
entro questa settimana". Il ministro e' tornato a illustrare alcune delle misure previste spiegando ancora una volta che il settore del turismo "e' in ginocchio" e che non ha chiesto lo stato di crisi "perche' siamo ben oltre lo stato di crisi del singolo settore. Uno strato di stra-crisi". 

FRANCESCHINI, 'LE VACANZE SI FARANNO MA SARANNO DIVERSE' 

"Quando si potrà dare in vacanza? Non è solo la politica che decide. Io ho chiesto al Comitato tecnico scientifico di avere delle indicazioni che consentano la riapertura, mi risponderanno entro la settimana e in base a questo agiremo, il prima possibile. Le vacanze si faranno ma saranno diverse: dovremo mantenere
il distanziamento, usare le mascherine, fare le sanificazioni ma le vacanze si potranno fare. Anche per questo stiamo sollecitando le autorità europee, per avere delle regole europee comuni evitando il rischio di accordi bilaterali tra i paesi, perche' abbiamo visto che l'epidemia non conosce confini" ha detto sepcificato il ministro dei Beni culturali e del Turismo e ha anche sottolineato che cultura e turismo assieme realizzano il 20% del pil e che nel decreto da 55 miliardi in arrivo ci saranno misure che riguardano il turismo, aggiungendo che il settore e' "in ginocchio" e che non è stata dichiarato lo stato di crisi perché "siamo ben oltre l'emergenza". 

DL MAGGIO: TUTTE LE NOVITA' 

Superbonus al 110% per le ristrutturazioni di immobili da adeguare alla normativa antisismica, ecobonus alla stessa percentuale d'impatto con l'obiettivo sotteso di ridare fiato all'economia messa in ginocchio dall'emergenza Covid-19. Sono le misure volute dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, inserite nel dl maggio che il governo punta a chiudere in settimana. E si traducono in una riqualificazione sismica o energetica degli edifici praticamente gratuita, grazie a un credito d'imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori, lavori che andranno realizzati tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. La norma vale anche per le facciate dei palazzi, che potranno essere rimessi a nuovo praticamente gratis.

"Si provvede a incrementare al 110% l'aliquota di detrazione spettante a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici - si legge nella bozza - con riferimento alle spese sostenute dal 1°luglio 2020 al 31 dicembre 2021, nonché di interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici effettuati dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021".

"In questo momento di grave crisi economica e sociale - scrive il governo nella nota esplicativa che accompagna la misura - abbiamo immaginato una proposta shock per il settore dell’edilizia e per il rilancio degli investimenti privati. Una misura che farà crescere Pil e occupazione, e che allo stesso tempo porterà il nostro paese all’avanguardia del processo di riconversione energetica e di sviluppo sostenibile". Dunque, "abbiamo infatti deciso di incrementare le aliquote di detrazione al 110% per alcuni importanti interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici".

"Le detrazioni fiscali in questi anni hanno svolto un ruolo di incentivo fondamentale per tutto il settore privato, creando flussi rilevanti di domanda aggiuntiva per i lavori di ristrutturazione. Ed è per questo che abbiamo deciso che fino al 2021 le aliquote detraibili per alcuni interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e per le misure antisismiche (sismabonus), passeranno rispettivamente dal 65% e 50% ad un’aliquota del 110%", si legge ancora.

"Inoltre, se congiuntamente ad un’opera strutturale di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza degli edifici, la famiglia vorrà svolgere altri lavori di riqualificazione energetica, restaurare la facciate esterna dell’edificio o installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica - si precisa - tutti i lavori riceveranno una detrazione pari al 110%"..

Cosa cambierà per tutte le famiglie e le imprese italiane? Nella nota lo si spiega con un esempio concreto: "se una famiglia effettuerà lavori sulla propria abitazione che ricadono all’interno degli interventi sopra elencati per un importo pari a 1000 euro, riceverà al momento della dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% del costo dei lavori (in questo caso quindi 1100 euro), che potrà usare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo. Mettendo in sicurezza il proprio edificio da un punto di vista sismico, ad esempio, con dei lavori di un valore complessivo pari a 1000 euro, si riceverà dallo Stato una detrazione pari a 1100 euro".

Oltre all’aumento delle aliquote, inoltre, le famiglie potranno ricevere, a fronte della cessione della detrazione fiscale, uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori da parte dell’impresa che ha effettuato la ristrutturazione. Le famiglie potranno cioè effettuare importanti lavori di ristrutturazione senza alcun esborso monetario, ma semplicemente vendendo la detrazione fiscale all’impresa che ha svolto i lavori. In questo modo, "anche le famiglie con redditi molto bassi o nulli potranno svolgere importanti lavori di ristrutturazione edilizia", l'auspicio del governo.

E le imprese come recupereranno la liquidità? Se vorranno potranno utilizzare il credito d’imposta in compensazione in cinque quote annuali oppure potranno cederlo a terzi per ottenere immediatamente la liquidità necessaria. Dopo la prima cessione del credito d’imposta (dalla famiglia all’impresa tramite sconto in fattura), l’impresa potrà infatti cedere a sua volta il credito a soggetti terzi in tempi estremamente rapidi, per ricevere un flusso di liquidità immediata. Oltre all’aumento delle aliquote, infatti, abbiamo modificato la normativa sulla cedibilità delle detrazioni, permettendo sia la cessione agli istituti bancari, prima vietata, sia un numero di passaggi superiore alle due cessioni.

In questo modo, il credito d’imposta potrà circolare illimitatamente ed essere venduto anche agli istituti bancari, e le imprese potranno così cederlo a un prezzo sufficientemente alto per coprire per intero il costo dei lavori. "Il nostro obiettivo -illustra il governo - è che l’impresa non si trovi mai senza la liquidità necessaria a coprire i propri costi, e che quindi possa cedere il più velocemente possibile e ad un prezzo sostenibile (comunque non inferiore al 100% del valore della fattura) il credito a banche o a grandi imprese".

Il governo, con la norma Fraccaro, mira a produrre "un virtuoso meccanismo di mercato in cui le famiglie potranno effettuare lavori di ristrutturazione senza alcun esborso monetario, le piccole e medie imprese potranno lavorare di più grazie ai maggiori incentivi, gli istituti di credito o le grandi imprese potranno acquistare il credito d’imposta dalle imprese che hanno svolto i lavori per pagare meno tasse, e lo Stato potrà vedere aumentare l’occupazione e il Pil con un impatto sui saldi di finanza pubblica diluito su più anni. In questo modo, non aumenteranno solo il Pil e l’occupazione ma anche il gettito fiscale, e proprio grazie agli effetti moltiplicativi dell’investimento iniziale la misura si ripagherà praticamente da sola".

La proposta garantirebbe, inoltre, "importanti effetti sulla messa in sicurezza del nostro territorio, sulla riduzione di emissioni fossili e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, creando quella sinergia fondamentale tra sviluppo economico e contrasto ai cambiamenti climatici". Con questa proposta, "lo Stato offre un incentivo e una procedura semplice ma efficace per far sì che ogni famiglia, abbiente o non abbiente, possa svolgere lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Le imprese avranno così un flusso aggiuntivo di domande di lavori, e potranno recuperare così gran parte del reddito perso in queste settimane di lockdown".

Riaperture dei parrucchieri, bar e ristoranti in alcune regioni al via dal 18 maggio

Parrucchieri, bar e ristoranti potrebbero aprire, in alcune regioni, già il 18 maggio. A confermarlo non solo il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ma anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che ha subordinato il riavvio di queste attività all'approvazione delle linee guida da parte dell'Inail e, ovviamente, a un andamento positivo della curva epidemiologica. "Dal governo - ha spiegato il premier - non c'è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo, se c'è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori".

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