Politica
Tav, mercoledì Salvini in Val Susa. Una 'bomba' politica per il governo

Tav Torino-Lione, esclusivo: la Lega sta organizzando la visita al cantiere
Mercoledì 31 luglio, salvo colpi di scena dell'ultima ora, il leader della Lega Matteo Salvini sarà in Val Susa per una visita al cantiere di Chiomonte della Tav Torino-Lione. Secondo alcuni rumor, il ministro dell'Interno sarebbe dovuto recarsi oggi sul luogo della contestata opera, ma i funerali del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega a Somma Vesuviana lo hanno tenuto lontano dal Piemonte. Ma la decisione di recarsi in Val Susa - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - è presa, tanto che ci sono già stati contatti con deputati e senatori leghisti eletti in Piemonte e con consiglieri regionali per organizzare la visita al cantiere della Tav. Si tratta di una vera e propria 'bomba politica' sulla maggioranza e sulla governo che rischia di esplodere proprio nel bel mezzo delle polemiche furiose tra Movimento 5 Stelle e Carroccio.
Il vicepremier Luigi Di Maio è tornato all'attacco: "La Lega in passato era No Tav. Oggi da sola non ha i numeri per fare passare la Tav, dovrà usare i voti del Pd, ma se userà i voti del Pd per fare un favore a Macron dovrà spiegarlo ai suoi elettori". E ancora: "La Lega se va avanti ad armi pari, senza usare i voti del Pd ha meno voti di noi. Se usa i voti del Pd può vincere. Ma io dico sempre: dipende da come vinci, non che vinci. La Lega non era d'accordo sulla Tav, la Lega era no Tav, c'è stato un momento in cui è stata no Tav Torino-Lione, poi ha cambiato idea". Anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture non ha risparmiato critiche al responsabile del Viminale.
"Il Movimento Cinque Stelle è sempre stato contrario a un'opera politicamente inutile e dal punto di vista ambientale dannosa. Una 'bidonata con costi enormemente superiori ai benefici. Chi ha cambiato idea è la Lega e Salvini dovrebbe chiarire sulla base di quali elementi ha cambiato idea". Toninelli ha spiegato che la Tav "è un'opera che vede la luce tra 20 anni, quando chissà quali innovazioni ci saranno: come può essere conveniente se gli ingegneri dicono che non lo è. Avremmo preferito usare i fondi per opere sul territorio". Il ministro deve però fare i conti con il via libera del premier Giuseppe Conte. Ma Toninelli lo giustifica. "Conte tiene insieme l'interesse nazionale". Poi ha rivendicato però che "grazie al lavoro fatto abbiamo fatto capire anche alla Commissione europea che non è più conveniente, soprattutto per gli interessi italiani. E loro cosa hanno fatto: hanno promesso molti soldi in più. Hanno avuto uno slancio parlando di cofinanziamento europeo anche per la tratta esterna".
A scatenare le polemiche era stata la nota congiunta dei capigruppo della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo di domenica: "Se per i 5 Stelle la Tav è un delitto, uno spreco, un crimine, un regalo a Macron e al partito del cemento, che ci stanno a fare in un governo che la realizzerà? Se vogliono possono dimettersi, nessuno li obbliga". E' chiaro che la visita di mercoledì a Chiomonte di Salvini (salvo ripensamenti dell'ultimo momento), nella quale sicuramente rilancerà l'importanza di completare l'opera, non farà altro che far aumentare ulteriormente la temperatura della tensione nell'esecutivo e nella maggioranza.