Terremoto, Librandi (Sc): rinviare il referendum di sei mesi
No della Lega, Calderoli: la maggioranza non specoli
"Ora l'emergenza per l'Italia è il terremoto, la ricostruzione delle zone interessate, l'assistenza ai nostri connazionali colpiti e l'avvio di una fase nuova per la gestione dei grandi rischi sismici e da dissesto idrogeologico del Paese. Dobbiamo mostrare a noi stessi e al mondo di essere un Paese maturo e solido, evitando che questo dramma abbia come coda i soliti tristi fenomeni di corruttela e di strumentalizzazione politica. Per questo, faccio un appello al governo e al Parlamento tutto: l'esecutivo presenti un disegno di legge, che noi in Parlamento possiamo approvare in tempi rapidissimi, che rinvii di sei mesi, non più a novembre 2016 ma ad aprile 2017, la data del referendum costituzionale". Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. "Con legge ordinaria - aggiunge - possiamo derogare, vista l'eccezionalità del momento, alla legge ordinaria n. 352 del 1970 che disciplina l'organizzazione dei referendum: non vedo perché e come le opposizioni potrebbero avere alcuna minima obiezione. Come in ogni famiglia, come in ogni azienda, anche la politica deve scegliere le priorità nell'interesse dei cittadini: ora è il momento di dimostrare di essere una comunità solidale e responsabile, verrà poi il tempo di tornare alla politica di tutti i giorni", conclude Librandi.
IMMEDIATO IL NO DELLA LEGA - "E' vergognoso che mentre l'Italia piange i quasi 250 morti del sisma e mentre ancora si spera di salvare delle persone ancora sepolte dalle macerie ci sia chi strumentalizza e specula politicamente su questa tragedia per meri interessi politici di bottega". Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord, che aggiunge: "E' vergognoso che dalla maggioranza si proponga lo slittamento di sei mesi del referendum sulla riforma costituzionale, dall'autunno alla prossima primavera, utilizzando la scusa del terremoto e della necessita' di concentrarsi solo sulla ricostruzione. E' chiaro che la ricostruzione delle zone colpite dal sisma dovra' essere una priorita' ma non si utilizzi questa tragedia per fini politici, per far slittare un referendum dove ormai e' chiaro che i NO stravinceranno. E' inaccettabile che la maggioranza, per salvare la poltrona e allungare la legislatura, speculi sul terremoto. Davvero una vergogna", conclude Calderoli.