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Politica
Tribunale, De Girolamo si racconta dopo l'assoluzione: "Un pianto liberatorio"

Classe ’75, nata il 10 ottobre alle ore 10:00, sposata e madre della sua amatissima Gea, ieri, dopo 180 minuti di camera di consiglio, fissata (neanche a farlo apposta) alle profetiche 10:00, il collegio giudicante presso il Tribunale di Benevento, presieduto da Daniela Fallarino e composto dalle colleghe Simonetta Rotili e Francesca Telaro, è giunto alla conclusione che, per Nunzia De Girolamo (unitamente ad altri 7 imputati), giornalista, opinionista, parlamentare per 10 anni in quota centrodestra (2 legislature) ed ex Ministro delle politiche agricole del governo Letta, il fatto - contestatole dal pm Assunta Tillo che aveva chiesto per lei una pena severissima di 8 anni e 3 mesi - non sussiste.

Fumata bianca dunque per la serafica prima donna di Massimo Giletti a Non è l’Arena. Che la giovane avvocatessa campana fosse dotata di un invidiabile coraggio e di un auto controllo fuori del comune si era già capito tempo fa. Prima le accuse della procura, poi le dimissioni da capo dicastero, a seguire l’”agguato” delle “colonnelle” del suo partito la notte prima della presentazione delle liste (evidentemente stizzite per la sua scelta di seguire Angelino Alfano) ed infine il Covid. Tuttavia il rispetto per le istituzioni ha prevalso e premiato e l’assoluzione, dopo un “silenzioso” settennato, si è fatta viva! A lei abbiamo rivolto o alcune domande alle quali si è gentilmente concessa.        

de girolamo boccia
 

De Girolamo, dopo 7 lunghi anni una pagina spiacevole della sua vita si chiude. Quando ha ricevuto la notizia quale è stata la prima emozione che ha provato? 
"Liberazione da un incubo. Mi sono svegliata questa mattina sentendomi già una persona diversa. Ho vissuto sette lunghi anni con un peso enorme. Quando sei una persona perbene non metti in conto tanta violenza mediatica e giudiziaria. Ieri sera, quando ho poggiato la testa sul cuscino, in un attimo mi sono passati avanti questi lunghi e duri 7 anni. 7 anni di sofferenza, che davvero non auguro mai a nessuno". 

D. Lei si è dimessa senza nemmeno essere indagata. Poteva non farlo. Ne aveva tutto il diritto. Ci dica. Perché? Oggi non sembra che gli attuali politici siano disposti a tanto. Ci sono sindaci condannati in primo grado, ministri che continuano a restare inchiodati alle poltrone appellandosi alla fiducia e amministratori rinviati a giudizio che non intendono mollare la presa. Parliamo poi di appartenenti a gruppi parlamentari che fino a ieri sostenevano  “al minimo dubbio non c’è dubbio”. Rispetto per le istituzioni? Perché per lei vale questa teoria e per i “nuovi” sbandieratori del giustizialismo no? 
"Mi sono dimessa sebbene fossi una giovane donna e mamma a capo di un ministero importante e che amavo solo per difendere la mia dignità. Ricordo quei momenti. Nessuno potrà mai cancellare quel dolore. Però resta il fatto che io mi sono dimessa senza essere indagata. Tutti gli urlatori del motto “onestà onestà” non hanno fatto lo stesso e per interesse di poltrona non hanno rinunciato a molte stelle e stelline. Ho visto giustizialisti da strapazzo cambiare quando è toccato ad uno di loro. Alcuni come camaleonti, mi hanno davvero sorpreso. Gli avevo quasi creduto, confesso. Ma guardo avanti e spero che aldilà degli show e delle urla facciamo qualcosa per migliorare il sistema giustizia senza generalizzare perché i magistrati non sono tutti uguali come non lo sono i politici. Io oggi posso dirlo: sono fiera della mia forza e della mia educazione. E soprattutto dei miei valori, della mia onestà ed umiltà. Ho avuto sempre rispetto della magistratura e a differenza di tanti mi sono difesa nel processo e mai dal processo. E alla fine ho incontrato tre magistrati che hanno studiato le carte in fatto ed in diritto ed hanno pronunciato una fase che aspettavo da tanto: assolta perché il fatto non sussiste! Mi creda, quando ho sentito questa frase sono scoppiata in lacrime. Un pianto liberatorio". 

Nunzia De Girolamo Raimondo Todaro Ballando con le stelle
 

Richiesta del pm di 8 anni e 3 mesi, poi la positività al Covid-19. Un anno estremamente difficile come per molti d’altronde. Quale delle due l’ha messa più a dura prova?  
"Quando è arrivata la richiesta assurda del pm, nemmeno per un omicida avrebbe fatto di più, sono sprofondata in un vortice di avvilimento che solo chi vive certe esperienze può capire. Ho pensato che forse era giunto il momento di arrendermi alle cattiverie. Poi, dopo pochi giorni, è venuto a farmi visita il Covid e la paura reale per la mia vita o il terrore di perdere mio padre che è stato davvero male in ospedale, mi ha fatto tornare in me. Mi sono interrogata, davvero, sull’importanza della vita. Questa è più preziosa di qualsiasi altra cosa e se dovessi subire altre ingiustizie troverò la forza per combattere da viva ed in salute. Mi creda, se c’è la stabilità fisica, anche per combattere alcune battaglie assurde si trova sempre un motivo". 

nunzia de girolamo 03
 

Molti la vorrebbero nuovamente vedere in politica, magari a sostegno del “suo” mezzogiorno. Aspettava questa notizia di ieri per sciogliere le riserve? 
"Sono abituata a fare tutto con serietà, passione, convinzione e determinazione. Ho avviato un nuovo percorso giornalistico e televisivo che voglio portare fino in fondo. Non lascerò le cose a metà, ma la mia vita è da sempre un continuo stravolgimento. Sarebbe il caso di mettere nero su bianco un motto ‘’mai dire mai’’. Il sud ce l’ho nel cuore". 

“Assist-woman” di Massimo Giletti, editorialista per diverse testate nazionali, ballerina dalla Carlucci, ma ora c’è la Rai ad attenderla. Notizie in anteprima sul suo nuovo programma da conduttrice “Ciao Maschio”?
"Accenda la tv. A gennaio. Raiuno. Seconda serata e scoprirà la nuova Nunzia. Le assicuro che proverò ancora a stupire tutti e soprattutto me stessa. È una nuova sfida, che affronterò  con un nuovo piglio". 

A proposito di Giletti. Per lui è inviata ed opinionista. La sua tenacia nella vicenda delle sorelle Napoli è storia! Come definirebbe questa esperienza a La7 e come si è trovata con il conduttore? 
"Massimo è stato un vero amico. Ed ha dimostrato coraggio. Quando qualche giornalista o blogger che si sente unto dal Signore ha provato a mortificare il suo programma per la mia presenza fissa in studio, non si è fatto piegare ed ho continuato a lavorare con lui. Queste cose non si dimenticano! Nel suo programma sono stata libera di dire sempre quello che pensavo e con Massimo abbiamo fatto e vinto molte battaglie come quella delle sorelle Napoli a cui mi sono anche affezionata in questi 3 anni".

Quali sono i suoi più importanti successi personali da Ministro? Me ne dica un paio. 
"
In un anno sono riuscita a fare tante cose. Basterebbe chiedere a chi si occupa di agricoltura. Sicuramente l’eliminazione dell’Imu agricola fu un successo per gli agricoltori. Come l’aver trasformato la vicenda della terra dei fuochi da un dramma regionale campano in argomento da risolvere a livello nazionale. Inoltre quello fu l’anno della Pac. Portai in Italia dall’Europa molti soldi per gli agricoltori italiani".      

In questo quadro politico nazionale (un po’ ingarbugliato) lei si rispecchia sempre (ideologicamente) nella visione liberale del centrodestra oppure ci sono stati (col tempo) degli importanti mutamenti personali?
"La politica è amore. Ed anche quando l’amore ti delude resta sempre amore. Dalla politica non si guarisce mai. Io ero, sono e sarò una liberale di centrodestra. Sempre". 

Ultima, prima di augurarle un lieto Natale. Salvini, Berlusconi o Meloni? Quale dei tre attualmente merita il primo posto sul podio (seconde lei) tra i leader di opposizione e perché? 
"Il podio non lo stabilisco io o qualche altra persona a tavolino. Per fortuna scelgono gli elettori. Del resto era l’accordo della coalizione di centrodestra già nel 2018. Gli elettori poi sanno essere anche giudici severi. Anche io oggi sono un elettore severo e lo sarò lo stesso quando tornerò alle urne per esprimere il mio voto. Rifletterò bene nei prossimi mesi. Ma il voto come lei sa è assolutamente segreto". 

In conclusione. Cosa si sentirebbe di consigliare a chi sta vivendo un dramma con la giustizia (come è capitato a lei) ed è in attesa della sentenza? Una spada di Damocle che toglie il respiro e non fa dormire la notte. Cosa suggerisce a queste persone, molte delle quali tra l’altro che non hanno neanche la possibilità di permettersi un parterre di avvocati di tutto rispetto? 
"
Ho avuto la fortuna di avere una famiglia solida alle spalle. Le condizioni economiche per difendermi e ringrazio ancora i miei avvocati Mimmo di Terlizzi, che mi ha assistito anche come un padre, Gian Domenico Caiazza e Angelo Leone. Il grande amore per mia figlia che mi ha dato la forza per reagire a tutte le cattiverie. In primis quelle giornalistiche o di qualche blogger che si sente unto/a dal signore. Ma ho sempre creduto che alla fine la giustizia è la verità avrebbero vinto. Non mi sono mai arresa e non ho perso mai fiducia in me stessa. Qualcuno in questi anni mi ha ripetuto come un mantra che c’è sempre un giudice che giudicherà un altro giudice. A distanza devo ammettere che era vero. Quindi che io possa essere una testimonianza di speranza oltre che di ingiustizia. In questi giorni, prima del processo, ho riascoltato ed ascoltato ancora il brano ‘Combattente’ di Fiorella Mannoia. Ha un testo bellissimo! Lo sa chi ha pubblicamente preso le mie parti dopo la sentenza? Proprio lei, Fiorella Mannoia, su Twitter. Incredibile. Anche lei mi ha aiutato attraverso la sua musica, inconsapevolmente forse".

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