Verdini presenta il conto. Ora Ala vuole posti di governo - Affaritaliani.it

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Verdini presenta il conto. Ora Ala vuole posti di governo

Denis Verdini, con la sua Ala, rafforza il governo Renzi. Sono i numeri a parlare: la maggioranza mercoledì aveva raggiunto 171 voti e oggi 176 in due votazioni differenti. Oltre alle forze politiche che sostengono l'esecutivo, si sono uniti alla votazione i senatori di Ala (i verdiniani) e l'ex M5s Alberto Luis Orellana. Per il premier un successo notevole,  visto che in un colpo solo ha rinsaldato sia la sua ala destra sia quella sinistra.

La minoranza dem infatti, dopo essere stata accontentata dalla maggioranza sull'elettività dei senatori da parte dei cittadini, ha rispettato i patti e ad eccezione di Corradino Mineo, Walter Tocci (più Felice Casson che si è astenuto) ha votato compatta a favore del ddl Boschi, volto a riformare la carta costituzionale. Nonostante  i numeri sorridano al Presidente del Consiglio, dopo questo voto potrebbero piombargli sulla testa problemi non indifferenti, visto che, secondo quanto è in grado di rivelare Affaritaliani.it, i verdiniani starebbero chiedendo in cambio del voto di oggi incarichi di governo.

Al ministero degli Affari Regionali potrebbe sedersi Saverio Romano, ex ministro di Berlusconi passato con Ala da pochi giorni. Il calabrese  Pino Galati, altro ex di Forza Italia, potrebbe essere nominato sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico con delega per il Sud. Ma non è tutto, il sostegno dei verdiniani alla riforma del Senato, è il prodromo della probabile intesa tra Ala e Pd in vista delle prossime Amministrative. Un passo deciso verso l'approdo a quel partito della nazione che Renzi vorrebbe vedere realizzato entro il 2018. Unica intoppo gli ultimi sondaggi. Secondo Euromedia Research, infatti, un eventuale abbraccio di Verdini costerebbe a Renzi 7 punti in meno e la formazione a sinistra di un partito unico.

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)