Politica
Regioni, Zaia il Governatore più amato: "Modernizzare i partiti, centralità ai territori. Ecco la mia ricetta"
Il presidente del Veneto commenta il sondaggio di Affaritaliani

Lega, Zaia ad Affaritaliani: "Il modello CDU-CSU tedesco può modernizzare e rilanciare la Lega"
"È il momento in cui siano i partiti ad adattarsi ai territori, non il contrario. Serve un’organizzazione più snella, radicata e capace di interpretare i bisogni e le identità locali. In questo senso, il modello CDU-CSU tedesco rappresenta un esempio efficace: due partiti distinti ma coordinati, che uniscono forze e valori mantenendo l’autonomia territoriale. È una strada che può modernizzare e rilanciare anche la Lega". Lo afferma ad Affaritaliani il presidente della regione Veneto Luca Zaia, commentando i risultati del sondaggio dell'istituto demoscopico Lab21 (per Affaritaliani). Secondo la rilevazione, Zaia si conferma nettamente il Governatore più amato d'Italia con 68,5%, dato in crescita dello 0,6% rispetto al sondaggio precedente. A completare la tripletta leghista, al secondo posto Massimiliano Fedriga e in terza posizione Attilio Fontana.
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Presidente Zaia, come accoglie questo sondaggio di Affaritaliani?
"Mi fa estremamente piacere che, dopo quindici anni, il mio lavoro venga premiato dai cittadini. È il frutto di un impegno corale portato avanti dalla Giunta regionale, con tanta passione e dedizione. Abbiamo realizzato progetti importanti, innovato il Veneto, lavorato intensamente portando tecnologia, modernità, grandi opere e iniziative di rilievo come le Olimpiadi".
Qual è il risultato a cui tiene di più?
"Potrei citare l’edilizia ospedaliera, con progetti straordinari come la nuova Pediatria di Padova o il futuro ospedale di Padova Est, destinato a diventare il più grande d’Italia. O ancora le Olimpiadi, che ho fortemente voluto riportare nelle nostre Dolomiti dopo 70 anni dall’edizione di Cortina 1956. Ma ciò a cui tengo di più è lo standing che abbiamo restituito al Veneto. Oggi c’è orgoglio e soddisfazione quando i nostri cittadini viaggiano in Italia o nel mondo e vedono riconosciuto al Veneto un ruolo di primo piano. Quando ho iniziato questo percorso in Regione, ormai diversi anni fa, non era affatto così".
Il segreto per mantenere un consenso così elevato?
"Mettere il cittadino al centro, non la politica. Gli amministratori devono lavorare ogni giorno per la gente, dando risposte concrete ai bisogni più semplici: sanità, sociale, strumenti efficaci per giovani e anziani. Accanto a questo, serve lanciare progetti d’eccellenza, capaci di promuovere al massimo il territorio e le sue specificità. Il tutto con coerenza e coraggio".
A Pontida ha parlato del modello bavarese per i partiti italiani…
"A Pontida ho semplicemente proposto una riflessione su un argomento che mi sta a cuore, visto e considerato che è in linea con il progetto dell’autonomia. Ritengo che il futuro della politica italiana debba necessariamente passare attraverso una profonda riforma dei partiti, ispirata a un modello federalista, moderno e funzionale. Non è più sostenibile che i territori debbano adattarsi a strutture centralizzate e lontane dalle realtà quotidiane dei cittadini. È il momento in cui siano i partiti ad adattarsi ai territori, non il contrario. Serve un’organizzazione più snella, radicata e capace di interpretare i bisogni e le identità locali. In questo senso, il modello CDU-CSU tedesco rappresenta un esempio efficace: due partiti distinti ma coordinati, che uniscono forze e valori mantenendo l’autonomia territoriale. È una strada che può modernizzare e rilanciare anche la Lega".
Per il suo futuro, cosa l’attende?
"Ho scelto di candidarmi in tutte le province del Veneto, perché desidero dare il mio contributo anche in questa campagna elettorale, al fianco di Alberto Stefani, candidato presidente. In questi giorni lancio il motto per tutti i Veneti che hanno creduto in questo percorso: “Dopo Zaia, scrivi Zaia”. Continuerò a lottare per la nostra gente".