Ad Alessano, nella casa di Don Tonino Bello, prete della pace e del dialogo
Un incontro emozionante, avvenuto ad Alessano, nel cuore del Salento: nella casa di uno dei più grandi preti del '900, Don Tonino Bello, uomo di pace, fine intellettuale e Vescovo amatissimo (a vent'anni dalla morte, la Congregazione per le Cause dei Santi ne ha avviato il processo di beatificazione). Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino ha infatti incontrato Marcello Bello (fratello di Don Tonino), il nipote del grande sacerdote, che si chiama Tonino come lui, e Giancarlo Piccinno, presidente della Fondazione Don Tonino Bello.
Intriso di spiritualità francescana, Don Tonino (nato nel 1935 e morto nel 1993) "ha attraversato la navata del mondo contemporaneo facendo della propria vita un'esperienza di servizio e di santità". Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace, pastore mite e protettore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi, è stato profeta della speranza, oltre che autori di libri molto significativi. Nell'intervista viene raccontata la sua vita (Don Tonino tra il '90 e il '92 scrisse anche per il quotidiano Il Manifesto), ma si parla anche del ruolo della Fondazione, che ha il compito di proseguire l'impegno culturale, pastorale, pedagogico e civile di don Tonino. Si parla anche del rapporto con l'attuale Governatore della Puglia Vendola: dopo alcuni contrasti iniziali, Vendola divenne suo "discepolo", e ha eletto a guida della sua politica anche lo stesso Don Tonino...
