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Montemurro

Bari – Rien ne va plus, les jeux sont faits. Il Bari ha ricevuto un’offerta e la notizia è ufficiale, non più una voce di corridoio: la cordata guidata da Paolo Montemurro, composta dalle aziende Nuova Grigliati Meridionali e Sideralba, ha formalizzato ai Matarrese una proposta di acquisto del club per 10 milioni. Tra giovedì e sabato prossimi potrebbe essere fissato, inoltre, un nuovo appuntamento con Montemurro ed i soci della famiglia Rapullino: si dovrebbe passare a mettere nero su bianco un primo accordo per il passaggio di consegne, che potrebbe prevedere una breve cogestione. Messi a tacere dai Matarrese invece, per ora, alcuni rumours secondo i quali la famiglia stessa avrebbe mostrato un certo interesse nell’acquisizione dell’Andria Calcio.

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"Dopo 36 anni è giusto farsi da parte. Ce ne andiamo per la gioia dei tifosi baresi. Comunque vada questa trattativa, il tempo dei Matarrese al timone del Bari finirà entro la fine dell'estate". Antonio Matarrese, ex presidente della Legacalcio, non ha nascosto nelle ultime dichiarazioni un certo malcontento. Un piccolo medioevo quello affrontato dalla società del Bari, se si pensa anche agli ultimi scandali sul calcio scommesse, del quale i tifosi non vogliono più avere memoria: “Paolo siamo dalla tua parte”, “Dopo il Bari Matarrese farà fuori anche l'Andria”, “Non brindo finché non firmano” i commenti più diffusi sul web. Impossibile negare poi, stia già impazzando il totoallenatore: Zeman il nome più ricorrente tra le speranze dei tifosi biancorossi (“Speriamo arrivi un allenatore esperto come lui”, “E’ un grande motivatore”, “Ha fatto la Storia del Calcio”).

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Nel frattempo, la situazione per la società del Lecce continua a non essere delle migliori. Quattro gare effettive a porte chiuse e 15mila euro di ammenda: è quanto è stato inflitto al Lecce dal giudice sportivo della Lega Pro dopo quanto accaduto, dentro e fuori lo stadio, dove si è giocata la gara di play off tra i leccesi ed il Carpi. Una pagina triste, che con lo Sport nulla dovrebbe avere a che fare: 250 ultras sul terreno di gioco, vetri in frantumi, panchine e telecamere distrutte, un fotografo in ospedale. Una vera e propria guerriglia esplosa anche oltre i confini dello stadio: “Mi vergogno per colpa di 200 cretini – ha dichiarato il Sindaco di Lecce, Paolo Perrone - è stata macchiata per sempre l’immagine della città e non so se qui c’è ancora spazio per il calcio che conta. Sono mortificato e questa macchia me la vedo addosso, purtroppo”. Amareggiato il presidente Savino Tesoro: “Non sono abituato a scappare ma voglio riflettere, ho bisogno di due, tre giorni per mettere a fuoco la situazione, se ho sbagliato sono pronto a lasciare”. “Abbiamo scritto – ha aggiunto il presidente Savino Tesoro - una brutta pagina soprattutto per gli incidenti finali, che fanno ancora più male della mancata promozione in serie B''. Il giudice sportivo della Lega Pro ha anche disposto di rimettere gli atti alla Lega italiana calcio professionistico per quanto di competenza. Il Lecce, che si ritiene vittima degli incidenti, ha annunciato che presenterà ricorso.

Un giovane, intanto, è stato arrestato ed un altro denunciato a piede libero per gli incidenti avvenuti. L'arrestato, a quanto si è saputo, sarebbe un ragazzo di Mesagne (Brindisi).

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