FI, fittiani sconfessano il commissario. Vitali: “Pronto alla guerra”
Bari – "Sono venuto per la pace, ma sono pronto alla guerra", batte i pugni sul tavolo Gino Vitali. Se Raffaele Fitto non sbatte la porta, il day after dei Ricostruttori scuote ugualmente il partito fino alle fondamenta. Berlusconi pubblicamente tace per minimizzare ma il commissariamento dei forzisti pugliesi è tutt’altro che vicenda locale, si prende la scena durante la kermesse romana e resta la miccia accesa pronta a fare esplodere la polveriera azzurra: “Se non si parlasse di cose drammaticamente serie, ci sarebbe perfino da sorridere, sia pure amaramente, della surreale vicenda di un signore che da qualche giorno è stato mandato in giro per la Puglia minacciando di sventolare cartellini gialli e rossi, di ammonire e di espellere, ma che non ha alcun titolo giuridico e statutario per farlo. Vuole fare lo sceriffo ma è fuori dalle regole”, gli fanno muro i fedelissimi dell’ex Ministro con un comunicato congiunto.

Sotto il documento si leggono le sigle di Rocco Palese, Antonio Distaso, Francesco Paolo Sisto, Benedetto Fucci, Nicola Ciraci, Nuccio Altieri, Gianfranco Chiarelli, Lucio Tarquinio, Piero Liuzzi, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Gino Perrone, Vittorio Zizza, Roberto Marti e Francesco Bruni. Una dura requisitoria che segue le ultime sortite del neo numero uno: “Non candido chi supera il limite”, aveva chiosato ulteriormente, dopo aver già fatto presente che la partecipazione alla manifestazione dell’oppositore di Maglie avrebbe rappresentato uno spartiacque secco per le candidature alle regionali, se si fosse trasformata in un attacco a testa bassa alla governance. Fitto, invece, ha scelto la guerra di posizione e di logoramento, a pochi giorni dalla scadenza dell’aut aut dell’ex premier sulla permanenza sotto gli scudi di FI: “Vitali sa bene che, se solo provasse a comprimere i diritti di qualcuno, si esporrebbe a ovvie conseguenze anche sul piano legale”, serrano i ranghi i parlamentari del Tacco. “Intanto, per il momento, si espone al ridicolo. È lì a dire che non si puo' superare il "limite"... Qualcuno gli dia un centimetro, per misurare chissà che cosa”, derubricano facendo quadrato.
Il sapore è quello di una sconfessione, neppure tanto velata. Altieri in mattinata lo paragona persino al commissario Logatto di banfiana memoria, stigmatizzandone la gaffe sul video frainteso - proiettato durante l’appuntamento romano - mentre l’avvocato francavillese tuona da Taranto contro i dissidenti: “Si sono scandalizzati e dimessi in massa quando Berlusconi mi ha nominato commissario regionale. Dicono che le decisioni non possono più essere prese dall'alto. E dov'era la loro indignazione quando negli ultimi 15 anni sono stati loro a essere nominati?”, manda a dire, “Quando nel 2000 Berlusconi nominò Raffaele Fitto suo delfino e punto di riferimento in Puglia, io mi sono adeguato. E mi sono adeguato quando non sono stato ricandidato al Parlamento. E mi sono adeguato ancora quando Fitto si è candidato alle Europee e tutti, tutti assieme ci siamo impegnati a sostenerlo”. Neppure il brindisino intende recedere: incassa il muro ma non ci sta a prendere lezioni e mostra i muscoli. “Parlano di democrazia, di partito dal basso, ma abbiamo una sede regionale a Bari sotto sfratto e a Foggia ho dovuto incontrare il sindaco nel suo ufficio. Buona parte dei parlamentari e dei consiglieri pugliesi che oggi chiedono la costruzione di un partito collegiale sono due anni che non versano un centesimo”, invia per direttissima, aprendo una questione – quella economica – che potrebbe costituire la leva per mettere all’angolo i “non allineati”.
Così come, dall’altro lato, potrebbe diventare improbabile anche la possibilità di una lista satellite di big da schierare al fianco di Francesco Schittulli: l’obiettivo resta il braccio di ferro sulla permanenza in quella ufficiale con il logo della ditta. Senza scomuniche né quarantene: “Se Berlusconi pensa di procedere con le minacce di esclusione dalle liste di chi la pensa diversamente , o peggio di chi ha partecipato alla straordinaria manifestazione a Roma, troverà le risposte adeguate”.
(a.bucci1@libero.it)
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Pubblicato sul tema: “Riprendiamoci la Puglia’ Ora è più chiaro (di A. Gelormini)
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