FI, Fitto verso la candidatura. Vitali cala il poker rosa
Bari - Settantadue ore in tutto per capire se Raffaele Fitto scenderà definitivamente in campo da candidato Governatore. L’ultima mediazione in corso con lo stato maggiore forzista è sul nome di garanzia chiamato a consegnare le liste azzurre per le regionali. Un segnale aperto di distensione per sopire i timori di epurazioni in extremis ma, se da Silvio Berlusconi e dal plenipotenziario pugliese Vitali, non dovesse arrivare, sarà inesorabilmente rottura e il Vicerè di Maglie tenterà in prima persona il bis sulla poltrona più alta di Lungomare Nazario Sauro. Contro Michele Emiliano ed Antonella Laricchia ma, soprattutto, contro Francesco Schittulli, che comincia a non escludere neppure il passo indietro e mercoledì tornerà nella Capitale per incontrare l’ex Cavaliere.
“Vitali come Attila”/ Showdown FI, Fitto pronto a candidarsi/ Vitali attacca, Schittulli: “Io candidato del cdx”.
La macchina è già in moto: la pattuglia dei Ricostruttori in Consiglio Regionale - dal capogruppo Ignazio Zullo ai salentini Congedo e Mazzei, passando per Barba, Pica, Boccardi Surico e Sala – ha raggiunto in mattinata l’ex Ministro direttamente nel suo studio, ottenendone piena conferma della linea: “Non vi abbandono”, avrebbe rassicurato i suoi. E in cantiere ci sarebbero ben tre liste, in primis il brand Oltre testato alle Europee, con le quali scardinare il centrodestra e condurre il braccio di ferro con FI.
Il clima è teso, la guerra interna sta lambendo gli esecutivi in carica nei Comuni e, dopo la defenestrazione dell’assessore Mangione a Corato e l’ira degli alfaniani per il rimpasto foggiano di Franco Landella, il commissario Vitali attacca a testa bassa: “Anche il vicesindaco di Valenzano è stato estromesso dalla Giunta comunale perché colpevole d'aver dato la propria disponibilità a far parte della nostra lista per le elezioni regionali”. L’avvocato francavillese tira dritto: “Metodi, assolutamente antidemocratici e improntati non al bene comune e alla meritocrazia, ma alle solite logiche di potere, non ci fermeranno. Andremo avanti per la nostra strada. E il tempo ci darà ragione”, serra le fila, calando un poker rosa per quattro vicecoordinatrici regionali, ognuna con delega al proprio territorio.
Si tratta della salentina Federica De Benedetto, già “formattatrice” e candidata alle scorse Europee con 20mila preferenze, dell’ex viceSindaco di Polignano Beatrice De Donato, dell’avvocato Rosa Caposiena per la Capitanata – consigliere comunale – e della tarantina Francesca Franzoso. “Dopo 16 anni di militanza, è la prima volta che ricopro un incarico di partito e cercherò di gestirlo come nella mia piccola azienda: lavorando a testa bassa, con spirito costruttivo ed uno sguardo ottimista al futuro e d'amore per la nostra terra”, commenta a caldo la neo numero due salentina, De Benedetto. Attesi ad horas anche i nuovi coordinatori provinciali e i big nei grandi centri, con Irma Melini in pole per succedere a Luigi D’Ambrosio Lettieri nel capoluogo.
(a.bucci1@libero.it)