Ncd, Quagliariello suona la carica:
‘Primarie per il Sindaco o saremo alternativi’
Bari – “Abbiamo proposto un metodo e soprattutto una discontinuità rispetto alle sconfitte del passato. Ci stanno oppure no?”. A ventiquattro ore dall’ufficializzazione di Mimmo Di Paola come candidato Sindaco degli azzurri, Gaetano Quagliariello suona la carica dal capoluogo e invita le altre forze del centrodestra alle primarie, annunciando la kermesse nazionale del Nuovo Centrodestra, prevista per l’11 gennaio in Fiera del Levante, alla presenza di Angelino Alfano: “Per ora la palla resta agli altri partiti della coalizione. In quella data diremo delle nostre decisioni”, chiarisce. Compresa la nomination per Palazzo di Città affidata a Costantino Monteleone.
MURO CONTRO MURO/ FI ufficializza Di Paola, Ncd verso Monteleone/ FI incontra Di Paola.
Una “piramide rovesciata il cui vertice è costituito dalla base”, la metafora usata dal Ministro per definire la nuova formazione, nel giorno della doppia new entry in arrivo nel gruppo regionale: anche i consiglieri Giannicola De Leonardis e Gianmarco Surico passano nella pattuglia guidata da Maurizio Friolo. Il primo, Presidente della settima Commissione Affari Istituzionali e numero uno dell’Unione di Capitanata; il secondo ex Pdl e traghettato nel misto dopo lo strappo sull’ultimo assestamento di Bilancio. “Noi non saremo la costola di nessuno”, serra le fila l’ex Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese. I riflettori, però, sono tutti puntati sul capoluogo: “Le primarie sono il modo più diretto per dare voce ai cittadini, ai baresi di centrodestra", manda a dire, rincarando la dose, “vogliamo si esprimano i cittadini piuttosto che gli apparati di partito”. Un ritornello che all’ex Ministro di Maglie pare non piacere troppo, tanto più se si conta la condizione degli alfaniani, a sostegno dell’esecutivo di Letta a Roma ma ancorati all’altra metà campo a livello locale. E nel backstage le provocazioni dei competitors non mancano: “Se si individua un candidato ritenendolo tanto forte da potersi giocare il governo della città, quali difficoltà dovrebbe avere in consultazioni popolari ad imporsi all’interno del nostro elettorato?”.
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Il riferimento a Di Paola è tutt’altro che velato: “Quando si ha a disposizione un fuoriclasse, non lo si può lasciare in panchina, abbiamo il dovere di chiamarlo in causa”, aveva blindato l’ingegnere anche il regionale Ignazio Zullo, ma sul modus il titolare delle Riforme valuta tutte le possibilità: "Sappiamo che Bari è storicamente e anche oggi una città di centrodestra, ma a lungo non si è potuta esprimere. È necessario trovare dei canali perché si esprima”. Poi avverte: "Se si vorrà, invece, continuare sulla strada del passato e della sconfitta, almeno gli elettori del centrodestra avranno un'alternativa".
(a.bucci1@libero.it)