Regionali, FI aspetta Berlusconi. Risiko tra Quirinale e Comunali
Bari – Per Michele Emiliano l’avversario più temibile resta Raffaele Fitto ma l’ex Ministro di Maglie non è disponibile e Forza Italia non scioglie la riserva sul nome dell’aspirante Governatore: “Tra qualche mese ci troveremo a dover affrontare una difficile campagna elettorale, pur essendo convinti che la partita sia tutta aperta. Auspichiamo, quindi, che il Presidente Berlusconi e il Partito nazionale individuino in tempi brevissimi una candidatura in grado di portare alla vittoria il centrodestra e che possa trovare l’unità della coalizione tutta in sede di tavolo nazionale”, recita il documento firmato dagli azzurri dopo il vertice tra il coordinatore Amoroso e la pattuglia di consiglieri regionali. Aspettando il prossimo incontro tra l’oppositore pugliese e l’ex Cavaliere, convocato per martedì.
Giorgino si scalda, Schittulli fiducioso. Fitto: “Sostegno ai candidati”/ l’asso di FI: l’andriese Giorgino possibile candidato/
Difficile dire se sarà risolutore. In molti, infatti, erano convinti che si sarebbe vista una schiarita già dopo il faccia a faccia dello scorso giovedì, nel quale Fitto ha mantenuto le posizioni, preparandosi alla partita del Quirinale e serrando le fila: "Niente ironie, niente demagogie, coinvolgeremo tutti. Se qualcuno si chiama fuori faremo senza di lui. Non accettiamo veti da nessuno", tira dritto Matteo Renzi dalla direzione Pd. E l’ex premier sa di non poter arrivare alla prova del voto con il partito in ordine sparso e senza aver sbrogliato i nodi interni, se vuole trattare alla pari sulla legge elettorale e le riforme istituzionali. A partire dalla “finta abolizione del Senato, che resterà purtroppo in piedi, duplicando l’inganno già realizzato da Renzi con le province”, a voler citare gli ultimi strali dell’europarlamentare salentino. Che martedì si arrivi ad un patto di non belligeranza, che preveda lo sblocco dell’impasse pugliese, in cambio della rinuncia alle barricate quando il Parlamento si riunirà in seduta congiunta per eleggere il successore di Napolitano?
Schittulli da Berlusconi, Marmo ritira la candidatura/ Impasse centrodestra, Schittulli aspetta/ Braccio di ferro azzurro
L’ipotesi non è repentina, specie dopo l’accelerazione impressa da Ncd, FdI e socialisti alla candidatura di Francesco Schittulli, riportando alla memoria lo strappo di cinque anni fa tra Rocco Palese e i centristi di Adriana Poli Bortone. Non a caso il documento diffuso in mattinata invoca l’unità “ai tavoli nazionali” ma come? Facendo desistere gli alfaniani ed il professore dal muro contro muro annunciato o convergendo unitariamente sull’oncologo gravinese, rinunciando a nomination di bandiera? D’altro canto, la stessa promozione dell’andriese Nicola Giorgino a testa di serie è legata a doppio filo alla pax azzurra all’ombra di Castel del Monte. Magari lasciando la guida dell’attuale maggioranza a Nino Marmo, se non fosse per l’opposizione - neanche troppo velata - degli stessi uomini del Sindaco. Ricambiati dal vicepresidente di Via Capruzzi, tanto da far maturare qualche ambizione anche al neo transfugo Porziotta. I conti ancora non tornano, sempre ammesso che Berlusconi non ripeschi qualche panchinaro illustre, da Enzo Magistà a Barbara Matera, non ne mancano.
(a.bucci1@libero.it)