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Stefàno: 'Il Gargano non s'accontenta di promesse'

“La Legge di Stabilità non ha inserito il Gargano nella lista delle zone esentate dal pagamento delle imposte, un ennesimo schiaffo a questo territorio. Non capisco il motivo di questo ostinato ostracismo”. Lo denuncia il senatore pugliese Dario Stefàno, intervenendo in Aula al Senato durante la discussione dopo l'informativa del Governo sui recenti eventi alluvionali.

“Sono passati - ha detto Stefàno - più di 45 giorni dall'alluvione che ha devastato il territorio del Gargano, portandosi via due vite, distruggendo 14 comuni della Puglia, e che ha visto l'avvio da parte della Procura di Foggia di indagini su ipotesi di reato quali disastro colposo, omicidio colposo, violazione delle leggi urbanistiche e omissione d’atti di ufficio. Ad oggi, abbiamo incassato solo la promessa sulla dichiarazione immediata dello stato di emergenza e lo stanziamento di fondi ad hoc da parte del presidente del Consiglio”.

Stefàno DarioPP
 


“Lo scorso 30 settembre durante il Consiglio dei Ministri è stata proposta la delibera per lo stato di emergenza del Gargano, ma si è deciso di non procedere perchè non vi erano sufficienti coperture finanziarie per le prime, iniziali, richieste avanzate dalla Protezione Civile”.

“Non incoraggiano nemmeno - ha sottolineato Stefàno - le notizie che arrivano dal Ministero dell'Agricoltura con l’inserimento della provincia di Foggia nell'anticipo dei premi Pac, la misura riguarda tutte le imprese agricole italiane. Non si comprende la ragione per cui a tutt'oggi non si è ancora disposto un benché minimo stanziamento di risorse in ragione della situazione emergenziale che ha investito un territorio tra i più vocati alla produzione agricola del nostro intero Paese”.

“Non trovo obiezioni in grado di trattenere le critiche per la mancata dichiarazione di stato di calamità naturale per questi territori da parte del Ministero dell’Agricoltura. Mi riferisco ad iniziative in grado di permettere la riduzione dei contributi INPS, ad esempio, e il congelamento delle scadenze bancarie legate ai prestiti agrari, essenziali per stimolare una ripresa dell’attività produttiva ad aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche o calamità naturali”.

“L'agenda di governo, come sappiamo, è ricca di impegni – ha concluso Stefàno - ma non vorrei però che anche il non più rinviabile piano contro il dissesto idrogeologico finisse nelle maglie del silenzio”.

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