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Roma
Branco massacra 19enne per una ragazza: la trappola tesa con un post social

Non accetta la nuova relazione dell’ex e massacra di botte il neo fidanzato insieme ad altri 3 amici e con la complicità di una ragazza: la trappola tesa dal branco al 19enne con un post pubblicato sui social.

Concorso in lesioni e violenza privata questi i reati per i quali il Commissariato di Fiumicino, diretto da Catello Somma, ha redatto una informativa rispettivamente al Tribunale per i Minorenni e al Tribunale Ordinario di Civitavecchia in ordine alla aggressione perpetrata da una gang di 4 ragazzi ed una ragazza, a Fiumicino, in via del Faro, il 17 settembre scorso ai danni di un 19enne.

Attirato insieme alla nuova fidanzata in un parco pubblico da una “amica”, con la scusa di discutere di un post pubblicato su Instagram dal 19enne, il ragazzo si è visto arrivare poco dopo, chiamati dalla stessa “amica” che lo aveva invitato, altri 4 ragazzi incluso l’ex fidanzato della sua ragazza.

Toni e parole aggressive si sono poi trasformate velocemente in un cazzotto al volto del ragazzo che, spinto e caduto in terra, è stato poi preso a calci dagli altri ragazzi. Provvidenziale l’intervento di alcuni runners che hanno aiutato il 19enne a rialzarsi ed ad allontanarsi insieme alla fidanzata.

La deposizione della vittima, refertata in ospedale con 7 giorni di prognosi per un trauma cranico non commotivo e trauma contusivo all’emitorace, raccolta dagli investigatori del commissariato Fiumicino, confermata poi dai testimoni al fatto, ha evidenziato poi i dettagli della vicenda. A scatenare l’aggressione la gelosia dell’ex fidanzato che non accettava la nuova relazione iniziata, dallo scorso luglio, tra la vittima, che all’inizio si è visto arrivare messaggi minatori sul suo profilo Instagram e la sua ex ragazza. Poi l’aggressione il 17 settembre scorso.

La posizione dei 5 giovani, coinvolti nell’aggressione, è attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria, il Tribunale dei Minorenni, per 4 di loro e il Tribunale Ordinario per il maggiorenne. Dalle indagini è emerso inoltre che l’episodio va inquadrato nell’ambito di screzi nati tra comitive di giovani che si riuniscono negli abituali luoghi ritrovo della cittadina del litorale.

Il gruppo di cui fanno parte i denunciati, che potrebbe essere coinvolto in altri fatti analoghi che sono al vaglio degli investigatori, si caratterizza per atteggiamenti spavaldi e di prevaricazione verso i coetanei.

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