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Roma
Il Covid ha stroncato gli aeroporti romani: "Rischiano 40mila lavoratori"

Negli scali romani, Fiumicino e Ciampino, il traffico aereo è crollato a causa della pandemia. E i sindacati chiedono risposte alla Regione sul destino di 40mila lavoratori a rischio.

“Nel corso di un confronto che abbiamo avuto con la Regione Lazio, abbiamo fatto il punto sulla drammatica situazione riguardante il Trasporto aereo e inviato un documento congiunto, contenente tutte le nostre proposte: i numeri che caratterizzano il comparto rendono urgente mettere in campo un patto di sistema, che coinvolga tutte le parti in causa, e provveda a un percorso preventivo di politiche attive del lavoro a tutela di oltre 40mila famiglie sul territorio. Abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo permanente per affrontare in modo condiviso e proattivo la crisi del settore”.
 
Lo rendono noto i segretari Generali della Filt-Cgil di Roma e Lazio, della Fit-Cisl del Lazio e della Uil Trasporti Lazio, Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Maurizio Lago,  aggiungendo che “all’interno di una strategia di tenuta e rilancio del settore, riteniamo importante  puntare anche su nuovi percorsi formativi e di riqualificazione professionale, rispondenti alle innovazioni tecnologiche del settore e facilitanti per l’occupabilità, accedendo eventualmente anche al fondo Nuove competenze. Al contempo sarebbe utile mettere in campo iniziative di coaching e di tutorato personalizzato, che vadano incontro sia ai dipendenti stabilizzati che ai 4mila stagionali sul territorio, molti dei quali stanno vivendo un periodo di inaccettabili difficoltà”. “Secondo studi di Assaeroporti – proseguono i sindacalisti -, nel mese di ottobre al Leonardo Da Vinci il traffico aereo extra Ue, con 13.900 voli, ha registrato il -72% rispetto all’anno precedente; i passeggeri sono stati un milione 900mila (-79%), le tonnellate di merci 39mila, con un crollo del 66 per cento. Per quanto riguarda Ciampino, il movimento di aeromobili è calato del 46% e il traffico passeggeri del 66%. Allo stesso tempo l’aeroporto di Fiumicino, lo ricordiamo, è risultato per il terzo anno consecutivo il miglior scalo in Europa, nonché il primo al mondo nell’adozione di misure di contrasto al Covid: non possiamo permettere che una tale eccellenza si spenga poco a poco, e che la crisi del trasporto aereo investa decine di migliaia di persone sul territorio, complice anche un piano riguardante Alitalia che riteniamo miope e di corto respiro”. “Infine - chiosano i Segretari Generali- il confronto con gli assessorati dovrà proseguire con una serie di incontri orientati a gestire la fase emergenziale nei vari settori dei Trasporti al fine di individuare soluzioni strutturali per la ripresa economica”.
 



 

 
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