Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
ACCOGLIENZA E SPORT, DIFESA PROFESSIONI, DIVULGAZIONE SCIENTIFICA, ICT E PA
Cinzia Boschiero, giornalista e dott. Alberto Pieri, segr. gen. FAST

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: per la divulgazione scientifica non ci sono portali o progetti  europei di riferimento? Ludovica Galimberti

Risposta: sì, ce ne sono molti sia europei che italiani, Le segnalo anche  realtà italiane come Chimica 404 (sito https://www.chimica404.it) in cui  Matteo, Leonardo e Giacomo, tre studenti magistrali da sempre appassionati della scienza vogliono far comprendere che la scienza non è per forza una materia sterile, complicata e noiosa ma che lo scienziato è una persona che non ha mai perso parte del suo essere bambino e si rivela un inguaribile curioso. Inoltre c’è il sito UGIS (www.ugis.it) ed EUSJA (www.eusja.org) dei giornalisti scientifici italiani ed europei e ci sono i siti certificati della Commissione europea che cofinanzia anche molteplici progetti di comunicazione scientifica come il progetto Appear  finanziato a titolo della priorità «Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute»; e ci sono diversi servizi e realtà europee utili come il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza, il Centro comune di ricerca (JRC) europeo. Inoltre il 24 settembre ci sarà la Notte Europea dei Ricercatori che si svolge ogni anno, dal 2005, in più di 430 città dell’Unione Europea, coinvolgendo 1.6 milioni di visitatori, 36.000 ricercatori, Enti di ricerca, Università, Associazioni ed altre realtà importanti impegnate nella divulgazione scientifica.

 

Domanda: c’è chi controlla i rinnovi dei contratti e la tutela della professionalità sia giornalistica che di altre professioni come i medici ? Mario Tusco

Risposta: certo. Il prof. Michele Poerio, segretario nazionale di Confedir ad esempio ha scritto una lettera aperta al Ministro Brunetta in cui ha scritto “Constatiamo con delusione che sono esclusi al momento dal rinnovo i dirigenti pubblici, in particolar modo i medici ed i professionisti. L’elemento ostativo è costituito dall’ennesimo rinvio della definizione della composizione delle aree dirigenziali contenuto nel contratto quadro sottoscritto con Aran martedì 3 agosto e che CONFEDIR non ha firmato. Tutto ruota intorno alla questione del comma 687 della Legge di bilancio n. 145/2018, che colloca giustamente il personale dirigenziale PTA (la dirigenza professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio sanitario nazionale) nell'Area Sanità. Sono trascorsi oltre due anni dall’apertura delle trattative, anni in cui alcune Organizzazioni sindacali hanno inutilmente cercato di far emendare il comma 687, anche recentemente presentando emendamenti ad alcuni decreti - legge in materia di salute, che nulla hanno a che vedere con la futura contrattazione collettiva nazionale. In tali proposte emendative si ravvisa una palese violazione del principio di omogeneità tra decreto-legge e legge di conversione con emendamenti di cui all’art 77 Cost., ed un uso improprio del potere parlamentare di conversione che determina un vizio di legittimità costituzionale, così come affermato dalla Consulta in diverse sentenze (n. 22 del 2012 e n. 2 del 2016). Dopo il recente monito del Presidente della Repubblica contro l’uso improprio del potere parlamentare di conversione contenuto nella lettera al Parlamento e al Governo in occasione della promulgazione del decreto “sostegni bis”, CONFEDIR si chiede che cosa altro dobbiamo attendere? Da più parti ci è stato obiettato che manca l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto dei medici, ma come può essere emanato da parte datoriale un atto se ancora non è stato individuato il personale dell’Area interessata dal rinnovo contrattuale?   130.000 dirigenti sanitari (medici e non) dell’Area Sanità sono dunque ostaggio di uno stallo delle trattative per la definizione della composizione delle aree contrattuali che impedisce il rinnovo del loro contratto di lavoro. Riteniamo che sarà difficile attrarre i talenti migliori nella dirigenza pubblica, tra le alte professionalità, se lo Stato persevera a rinnovare i contratti della dirigenza a scadenza avvenuta, contratti che devono valorizzare i dirigenti ed i professionisti quali soggetti a cui è affidata la piena responsabilità dell’imparzialità, della legalità, dell’economicità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione e che nella lotta alla pandemia non si sono risparmiati, in alcuni casi sacrificando anche la propria vita per il bene altrui. Come Confedir chiediamo, pertanto, per le motivazioni esposte, un intervento urgente del sig. Ministro affinché venga risolta la situazione sopra descritta e si possa procedere al rinnovo dei contratti anche della dirigenza pubblica in linea anche con i parametri europei”. Confedir partecipa a progetti europei. Mentre per i giornalisti nella pubblica amministrazione attualmente si fanno sempre più concorsi per “comunicatori” o per “specialisti della comunicazione”  e non per giornalisti professionisti, come mai, siamo scomodi? Un giornalista professionista, prima di scrivere e diramare un comunicato stampa, ne controlla i dati, le fonti, non emette comunicati “publiredazionali” e non fa marchette, non dirama 'proclami' o notizie 'costruite ad hoc' per politici. Un giornalista professionista, per etica, non dovrebbe avere alcuna tessera politica. Un giornalista professionista inoltre risponde ad un ordine professionale, si specializza, pertanto ci sono i giornalisti scientifici come UGIS, Unione Italiana Giornalisti Scientifici, co-fondatrice di EUJA, associazione europea dei giornalisti scientifici, e non si comprende come mai si facciano scrivere articoli su temi di Sanità e Scienza a chi non distingue un batterio da un virus e invece non si abbia per legge in ogni redazione un giornalista scientifico che sappia distinguere le peer review, che sappia cosa sono gli impact factor e che quindi non si lasci abbindolare da realtà o personaggi che non hanno dati scientifici validati da presentare. Le  agenzie di marketing e comunicazione non fanno informazione, fanno comunicazione; così come un infermiere, che fa un corso di tre giorni di comunicazione, non può essere equiparato come esperienza  e capacità professionale ad un giornalista professionista che sa come si distingue una notizia e come si costruisce una corretta informazione. La scienza dell’informazione è una scienza con metodi, con strategie, necessita una preparazione ad hoc. Oggi si sta depauperando tutto con un disegno ben preciso: fare scomparire la professione del giornalista professionista e i risultati si vedono abbiamo meno informazione di qualità perché c’è meno preparazione di qualità. Molto utili sono i corsi per giornalisti obbligatori, meno utili per noi cittadini sono le manovre politiche per confondere comunicatori con giornalisti professionisti.         

Domanda: ma ha senso parlare ancora di nazioni alle iniziative europee ed internazionali di sport, quando ci stiamo mischiando tutti? Luisa Fusco

Risposta: certo che ha senso ad esempio è proprio l'Italia dell'accoglienza che ci rende vincenti! Qualche esempio? Staffetta 400metri nel team Desalù, nato a Casalmaggiore (Cremona) Società: Fiamme Gialle, la famiglia è di origini nigeriane, ma “Fausto” (questa la traduzione letterale del nome africano e così viene chiamato da tutti) è nato e cresciuto in Italia. Ha acquisito la cittadinanza quando è diventato maggiorenne, nell’inverno 2012. Un altro esempio? Marcell Jacobs nasce a El Paso il 26 settembre 1994 da madre italiana, Viviana Masini, e padre texano, Lamont Jacobs, militare della Caserma Ederle conosciuto a Vicenza. Quest'ultimo, pochi giorni dopo la nascita del figlio, venne stanziato in Corea del Sud ma la madre decise di non seguirlo, trasferendosi col bambino a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. Fino al 2015 Marcell ha avuto anche la cittadinanza statunitense, che in seguito ha deciso di non rinnovare. Noi italiani siamo emigrati e poi re-immigrati come Rae Lin Marie D'Alie (Waterford, 31 ottobre 1987) nella squadra di basket 3x3 alle olimpiadi,  è una cestista statunitense naturalizzata italiana. Di origini italoamericane, la famiglia, che prima dell'emigrazione in America si chiamava D'Elia, proveniva da Calvanico, dalla Sicilia. Altri esempi? Daisy Oyemwenosa Osakue (Torino, 16 gennaio 1996) è una discobola e pesista italiana, medaglia d'oro nel lancio del disco alle Universiadi 2019 e detentrice del record nazionale della specialità. Daisy Osakue nasce a Torino da genitori nigeriani emigrati in Italia. Yemaneberhan Crippa, detto Yeman (Dessiè, 15 ottobre 1996), è un mezzofondista italiano, primatista nazionale dei 3000, 5000 e 10000 metri piani. Di origini etiopi, viene adottato nel 2001 insieme ai suoi 5 fratelli dalla coppia Crippa di Milano, dopo un periodo trascorso in orfanotrofio ad Addis Abeba. E potrei farne tantissimi altri di esempi! L’Europa è accoglienza e l’Italia pure, con questo esempio di accoglienza sportiva dimostriamo che solo la crescita personale e l'apertura culturale europea  consentono di  vincere tutti assieme per un futuro migliore! Ci sono diversi fondi europei per lo sport e per l'integrazione sociale tramite lo sport che vanno utilizzati in modo intelligente quali ErasmusPlus Sport, i fondi strutturali  europei per impianti etc, il fondo sociale europeo etc. Già in queste olimpiadi ad esempio il CONI era  partner del Consorzio guidato da La Tregua Olimpica nel progetto europeo Eyvol, un’iniziativa di cooperazione transnazionale e multisettoriale cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus Plus, che coinvolge partner del Movimento Olimpico, delle Nazioni Unite, dell’Accademia e della Società Civica. Tra le attività progettuali realizzate dal Consorzio vi è stato il primo corso di formazione online per giovani volontari, strutturato in otto diversi moduli di formazione finiti a maggio 2021.

Domanda: si parla di migliorare la digitalizzazione della pubblica amministrazione ma ci sono progetti europei e delle best practices europee?  Nadia Ferello

Risposta: sì AgID –Agenzia per l’Italia digitale ad esempio partecipa a numerosi progetti e studi relativi a programmi europei quali EKSISTENZ, il progetto che mira favorire una maggiore sicurezza nella gestione delle identità digitali e il furto di identità; First Italian Crossborder eIDAS Proxy (FICEP), il progetto che consentirà la circolarità delle identità digitali italiane fra tutti gli Stati membri UE; SHIELD, il progetto che propone una soluzione universale per la creazione e l'implementazione dinamiche di infrastrutture di sicurezza virtuali in ISP e reti aziendali; eIGOR ha l'obiettivo di sviluppare strumenti software che consentano la traduzione reciproca tra il tracciato FatturaPA e le fatture europee e di adeguare il Sistema di Interscambio (SDI) e i servizi di fatturazione elettronica nazionali allo standard comune europeo;  IIeP ha l'obiettivo di adeguare il Sistema Informativo Monitoraggio Gare (SIMOG) e le piattaforme di e-Procurement della PA all’utilizzo del servizio e-Certis erogato dalla Commissione europea, che offre informazioni sulla documentazione occorrente alla partecipazione alle gare di tutti i paesi membri dell’UE;   ESPD ha l'obiettivo di adeguare il SIMOG, le piattaforme di eProcurement della PA e i servizi delle Camere di Commercio all'utilizzo del Documento di gara unico europeo (DGUE), che rappresenta un'autocertificazione europea sui requisiti necessari per presentare un'offerta economica in tutti gli Stati membri dell’UE;   NCPeH rappresenta un’infrastruttura finalizzata a garantire i servizi di interoperabilità per lo scambio transfrontaliero di dati e documenti sanitari, in particolare per le informazioni relative al Profilo Sanitario Sintetico e all’ePrescription;  WADcher mira a dare pieno supporto all'attuazione della Direttiva europea relativa all'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici creando un'infrastruttura a larga scala in grado di integrare le già esistenti soluzioni web in tema di accessibilità.

 

 

 

 

 

 

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