Crisi in Venezuela, l'Europa c'é - Affaritaliani.it

Pillole d'Europa

Crisi in Venezuela, l'Europa c'é

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

VENEZUELA E PARLAMENTO EUROPEO, PENSIONI TRACCIABILI, e-BOOK, INTERVENTI NEL SOCIALE E PIU’ PROTEZIONE PER I DATI PERSONALI

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: ma a livello di Parlamento europeo non si fa nulla per quanto sta avvenendo in Venezuela? Giovanni Bareddu

Risposta: Il Parlamento europeo ha condannato fermamente la brutale oppressione esercitata dalle forze di sicurezza venezuelane e dai gruppi armati irregolari contro le proteste pacifiche in Venezuela. In una risoluzione adottata di recente gli eurodeputati hanno invitato le autorità venezuelane a risolvere urgentemente la questione degli aiuti umanitari nel Paese, carente di alimenti e medicine. Il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha sottolineato:" Da molti anni stiamo assistendo alla violenza, all'oppressione e alla fame in Venezuela che il governo locale ha imposto alla popolazione inerme. Vediamo un popolo in ginocchio a causa di un regime che non rispetta la democrazia, lo stato di diritto e, allo stesso tempo, isola il paese dalle organizzazioni internazionali. Condanno con forza le continue violazioni dell'ordine democratico in Venezuela. La democrazia e il principio della separazione dei poteri devono essere salvaguardati. Sostengo l'Assemblea Nazionale nei suoi sforzi per rimanere indipendente e mantenere i suoi poteri legislativi. Siamo solidali con il popolo venezuelano e invitiamo tutte le organizzazioni internazionali a partecipare nel porre fine a questa crisi umanitaria e politica”.

 

Domanda: è vero che il Parlamento europeo si sta occupando dell’iva sugli e-book? Nerina Vannuse

Risposta: Sì, di recente al Parlamento europeo gli eurodeputati della commissione degli affari economici e monetari hanno dibattuto sul tema di chiedere agli Stati membri l’introduzione di un tasso di Iva agevolato per i libri elettronici (minimo il 5 per cento) rispetto all’attuale tariffa standard del 15 per cento. L'obiettivo è quello di allineare l’Iva degli e-books con quella delle pubblicazioni stampate.

 

Domanda: sono un po’ preoccupata per i miei dati personali, come possiamo tutelarci oggigiorno? Marisa Vicari

Risposta: può fare riferimento alla “Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali” che può consultare sul sito del Garante della privacy (www.garanteprivacy.it). Sarà soggetta a integrazioni e modifiche alla luce dell'evoluzione della riflessione a livello nazionale ed europeo, ma intanto offre un panorama chiaro delle principali problematiche che imprese e soggetti pubblici dovranno tenere presenti in vista della piena applicazione del regolamento, prevista il 25 maggio 2018 e di come noi singoli cittadini possiamo essere tutelati.

 

Domanda: lavoro un po’ in Italia e un po’ in Olanda, come potrò tutelarmi quando dovrò andare in pensione. Una volta in pensione io vorrei vivere all’estero e non in Italia ? Barbara Dasso

Risposta: Ci sono già servizi di assistenza che la potranno aiutare, attivati a livello nazionale nei vari Stati europei e, Le segnalo anche che, all’interno del programma comunitario denominato EaSI - Asse Progress, è in attuazione il Servizio europeo di tracciamento delle pensioni. Il Servizio europeo di tracciamento delle pensioni punta a facilitare l'accesso alle informazioni relative alla pensione da parte di lavoratori che si sono trasferiti in un altro Stato comunitario per poter garantire loro l'adeguatezza delle pensioni ed eguali diritti di previdenza. Si vuole creare e sviluppare un portale che consenta ai cittadini dell’Unione europea di individuare la loro precedente pensione integrativa in almeno cinque Stati comunitari o anche in altri Paesi ammissibili a EaSI e di ottenere informazioni sul quadro normativo, i diritti e gli obblighi applicabili alla previdenza complementare in questi Stati. La Commissione europea cofinanzia progetti attivati da enti oppure organizzazioni senza scopo di lucro, pubbliche amministrazioni, enti privati che si occupano di previdenza complementare, fornitori di previdenza complementare o loro organizzazioni rappresentative. Gli Stati che si possono inserire nei progetti sono oltre agli Stati dell’Unione europea anche Islanda e Norvegia,  Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Turchia. Se ne occupa la Commissione europea, Direzione Generale Occupazione, Affari sociali. Il programma comunitario Easi per l’occupazione e l’innovazione è uno strumento finanziario europeo che punta a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, combattere l'emarginazione e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro. L'asse Progress del programma EaSI aiuta l'Unione Europea e gli Stati che ne fanno parte a migliorare le loro politiche in tre ambiti tematici: occupazione; protezione sociale e integrazione; condizioni di lavoro.

 

Domanda: cosa fa l’Europa sul tema del sociale? Nuccio Caressi

Risposta: La costruzione di un'Europa più sociale ed equa è una priorità fondamentale della Commissione europa: c’è il cosiddetto “pilastro europeo dei diritti sociali” che riguarda una serie iniziative legislative e non legislative concernenti l'equilibrio tra attività professionale e vita privata, l'informazione dei lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di lavoro, promosse proprio dalla Commissione europea. Messe a punto sotto la guida del Vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis e del primo Vicepresidente Timmermans, esse comprendono anzitutto una proposta intesa a consentire ai genitori e ai prestatori di assistenza che lavorano di conciliare la vita familiare e l'attività professionale. E’ stato elaborato anche un documento di riflessione sulla dimensione sociale dell'Europa che fa seguito al Libro Bianco sul futuro dell’Europa che delinea le principali sfide e opportunità nei prossimi dieci anni. Si segnala anche un bando aperto europeo per azioni di dialogo sociale e migliori relazioni industriali che ha un budget totale di nove milioni e 630mila euro. Il governo svedese sta preparando insieme alla Commissione europea un vertice sociale per l'occupazione e la crescita eque, che si terrà a Göteborg il 17 novembre 2017 e offrirà un'ulteriore opportunità di scelte condivise per interventi concreti nel sociale negli Stati dell’Unione europea.