Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
PROGETTI EUROPEI PER SANGUE, BIOMATERIALI, BIOECONOMIA
dott. Renato Dal Compare, presidente HSOS

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: ci sono normative comuni per le donazioni di sangue  e plasma in Unione europea e progetti europei ?  Stefania Taramelli

Risposta: si ricorda innanzitutto che il 14 giugno è la Giornata mondiale dei donatori di sangue e che solo il 37 per cento degli europei dona il sangue; in vista del periodo estivo si invitano tutti icittadini a donare il sangue. A Milano una delle associazioni più attive, la HSOS organizza un evento di sensibilizzazione e informazione presso l’Auditorium Gaber a Milano con Regione Lombardia e il presidente, dott. Renato Dal Compare, spiega “Donare il sangue è un gesto di civiltà e solidarietà. Ogni donatore beneficia di controlli gratuiti periodici di salute”. Le donazioni di plasma, un componente del sangue, possono anche essere utilizzate per la produzione di medicinali, ad esempio immunoglobuline o fattori coagulanti. La fabbricazione di questi prodotti è soggetta alla legislazione farmaceutica, mentre la donazione, la raccolta e il controllo del plasma sono disciplinati dalla legislazione sul sangue. Le donazioni di sangue e dei suoi componenti (globuli rossi, piastrine e plasma) agevolano un'ampia gamma di terapie indispensabili e spesso salvavita. Le trasfusioni di sangue sono essenziali in caso di traumi o interventi chirurgici delicati e si rivelano spesso necessarie nella gestione di malattie tumorali o per il trattamento di malattie ereditarie croniche del sangue, come la talassemia. Nel campo delle sostanze di origine umana, la Commissione europea eroga finanziamenti prevalentemente per progetti o azioni comuni con le autorità nazionali. Le azioni puntano a sostenere il mandato dell'Unione Europea in materia di sicurezza e qualità. In tutti gli Stati dell’Unione europea sono tutelati i donatori di sangue e la sicurezza delle donazioni di sangue con normative apposite. Ci sono norme e specifiche comunitarie inoltre relative a un sistema di qualità per la banca del sangue. Ci sono diversi progetti europei tra cui SUPPLY – Strengthening voluntary non-remunerated plasma collection capacity in Europe che è un progetto cofinanziato dal programma EU4Health dell’Unione Europea ed ha come obiettivo quello di rafforzare la raccolta di plasma da donatori volontari non remunerati in tutta l’Unione europea; una Joint Action europea, in cui l’Istituto Superiore di Sanità ha partecipato in veste di coordinatore tramite il CNS e il CNT (Centro Nazionale Trapianti), è stata ad esempio finalizzata allo sviluppo di un approccio ottimale e comune a livello europeo per la valutazione e l’autorizzazione di nuovi processi di preparazione di sangue, tessuti e cellule umani a scopo di trapianto. Il progetto europeo GAPP ha coinvolto diciotto Stati tra cui Francia, Spagna, Regno Unito, ma anche Malta, Cipro e Moldavia. C’è poi il progetto europeo SUPPORTing high-quality evaluation of COVID-19 convalescent plasma throughout Europe che si pone come obiettivi una valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente COVID-19 (CCP) e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato, anche attraverso l’uso del database europeo sul CCP.

Domanda: ci sono progetti sui biomateriali e fondi europei? Monica D’Ausilio

Risposta: sì, sono cofinanziati soprattutto dai fondi Horizon europei. Tra questi segnalo il progetto BIORIMA - “Biomaterial Risk Management” inerente la gestione del rischio dei biomateriali. Lo scopo del progetto europeo BIORIMA è sviluppare una struttura integrata di gestione dei rischi (IRM) per i nano-biomateriali utilizzati in medicinali terapeutici avanzati e nei dispositivi medici. Il consorzio ha 43 partners da venti Stati europei e non ed ha ottenuto un cofinanziamento di 7.999.781 euro con il programma Horizon.  Segnalo anche il  progetto “Bio/nano-tech @UniPV per Energia Sostenibile e Salute” che prevede lo sviluppo di una piattaforma di eccellenza per la caratterizzazione di materiali sintetici e biologici, materiali nano-strutturati e compositi; il progetto BIOMATDB che sviluppa un database avanzato e un marketplace di informazioni per i biomateriali, nonché un’etichetta per la biocompatibilità con finanziamenti di Coordination & Support Action di Horizon Europe; il progetto europeo IN2SIGHT con una nuova radicale soluzione all'attuale limitazione nello sviluppo di biomateriali innovativi con un chip bioingegnerizzato che sarà la base per nuovi protocolli di convalida dei biomateriali.  Ci sono anche diverse startup di successo nel settore dei biomateriali, realizzate da giovani italiani all’estero come FlexSea in cui lavorano Carlo Fedeli CEO & Founder, Thibaut Monfort-Micheo, CTO & Founder, Mattia Parati Chief Scientific Officer ed altri giovani talentuosi fanno ricerca, sviluppo e commercializzazione di nuovi biomateriali derivati da alghe rosse coltivate in modo sostenibile, per sostituire gli imballaggi in plastica monouso nei settori alimentari e non. Ad oggi lavorano su due verticali principali: film sottili, per sostituire packaging flessibili “film” e pellet estrudibili per sostituire packaging rigidi/semi-rigidi. Hanno realizzato prototipi funzionanti per entrambe le tecnologie, che hanno portato a livello semi-industriale e sono in grado di produrre a ciclo continuo su macchinari industriali esistenti. Tutte i diritti sulle tecnologie appartengono al team, con un brevetto PCT già depositato ed altri due in fase di stesura, con deposito programmato 2023. Hanno ricevuto un finanziamento pre-seed all'inizio di quest'anno (£240k), stanno ora cercando di completare il loro round di finanziamento Seed  di £2M, che verrà utilizzato per espandere il team, finalizzare la ricerca e lo sviluppo e portare il prodotto sul mercato oltre che a supportare i processi di protezione delle proprietà intellettuali (principalmente brevetti). FlexSea è un materiale biopolimerico innovativo e veramente compostabile derivato da alghe e altri prodotti naturali di origine sostenibile. FlexSea è particolarmente adatto per il confezionamento di prodotti alimentari secchi come riso, pasta, cereali, biscotti e noci. Se è asciutto e tradizionalmente viene fornito in una confezione di film flessibile. Alla FAST-Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche sono stati premiati i giovani partecipanti alla selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” della Commissione europea.”La finale europea si tiene a settembre ma anche nelle edizioni precedent diversi partecipanti premiati hanno poi aperto una start up,” spiega il dott. Alberto Pieri, segretario generale della FAST. E’ già aperto il bando per l’edizione 2024 si può scaricare dal sito www.fast.mi.it            

Domanda: ci sono progetti  europei di bioeconomia? Giuliana Rizzi

Risposta: sì. La bioeconomia in Europa coinvolge 22 milioni di persone e genera un fatturato di circa 2,4 miliardi di euro. Dice il dott. Massimiliano Errico:”Il progetto IProPBio, finanziato nel programma Horizon 2020 “Research and Innovation Staff Exchange” parte delle Marie Skłodowska-Curie actions, ha come obiettivo generale lo scambio di conoscenze teoriche e competenze sperimentali fra nove partner Europei, Brasile, Messico e Stati Uniti. IProPBio studia la caratterizzazione di biomasse e la loro conversione a composti ad alto valore aggiunto. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso l´ analisi di dati termodinamici, stime della proprietà dei composti; sistemi di separazione alternativi, analisi economiche e analisi del ciclo di vita”. I ricercatori coinvolti nel progetto comunitario effettuano studi di integrazione di massa ed energia per ridurre gli sprechi e migliorare la redditività nel settore della bioeconomia e valutarne l´impatto ambientale. Il 26 i giugno ci sarà il workshop finale del progetto ospitato dall´University of Southern Denmark coordinator del progetto. La partecipazione all´evento é gratuita ma la registrazione é necessaria al link: https://event.sdu.dk/iprobio. Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili al sito: https://ipropbio.sdu.dk/

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