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Il Sociale
Crimini d'odio, corso per agenti. Casi decuplicati in 5 anni

Si svolge a Roma, presso i locali della Direzione Centrale della Polizia Criminale, il corso di formazione sul tema dei crimini d’odio (Hate Crimes), rivolto ad operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, organizzato dall’OSCAD – Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori e dal COSPE – Organizzazione non governativa che lavora per la promozione dei diritti umani in Italia e nel mondo.

L’iniziativa è parte del progetto europeo “Increasing the capacity of law enforcement authorities to tackle racist crime, hate crime and homophobia through experiential learning (Experience Crime)” che prevede percorsi di aggiornamento per avvocati, operatori delle Forze di polizia, magistrati, per migliorare la comprensione e la risposta al fenomeno degli hate crimes, utilizzando tecniche di apprendimento partecipative ed esperienziali e lavoro di gruppo.

La formazione sarà curata da personale dell’OSCAD, ufficio interforze, composto da Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e presieduto dal Direttore Centrale della Polizia Criminale.

Gli Obiettivi della formazione sono:

·        fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per riconoscere ed investigare adeguatamente i crimini d’odio;

·        sensibilizzare i partecipanti sui bisogni delle vittime e sulle questioni legate alle diversità;

·        aumentare la consapevolezza dei partecipanti in merito alla necessità di combattere i crimini d’odio come parte della responsabilità delle forze dell’ordine di proteggere tutti i cittadini;

E’ previsto un ulteriore seminario formativo che si terrà a Firenze, il 16-17 marzo pp.vv., presso una sede che verrà messa a disposizione dal COSPE.

In entrambi gli appuntamenti sarà dato un taglio “operativo” all’iniziativa, affrontando alcuni “casi pratici” concernenti reati di matrice discriminatoria (selezionati, in linea di massima, tra le segnalazioni pervenute alla segreteria OSCAD), che saranno illustratiproprio dagli investigatori che si sono occupati delle indagini,  in linea con la mission dell’OSCAD che è quella di monitorare e contrastare le discriminazioni di razza,  etnia,  lingua, genere,  credo religioso,  orientamento sessuale, disabilità fisiche o psichiche nei diversi ambiti: scolastici, sportivi, lavorativi.

I crimini generati dall'odio o più semplicemente i crimini dell'odio, dall'inglese “hate crimes”, ricomprendono tutte quelle violenze perpetrate nei confronti di persone discriminate in base ad appartenenza vera o presunta ad un gruppo sociale, identificato sulla base, dell'etnia, della religione, dell'orientamento sessuale, dell'identità di genere o di particolari condizioni fisiche o psichiche.

Nel corso del 2014 in Italia sono stati registrati dalle Forze dell’Ordine 596 casi di crimini d’odio, la maggior parte dei quali – oltre 400 - relativi a episodi di razzismo e xenofobia. In 150 casi è stata segnalata una motivazione anti-religiosa (atti antisemiti, anticristiani, antimusulmani), mentre sono 27 i casi di discriminazione contro persone Lgbt e 3 i casi contro persone con disabilità. A questi 596 casi se ne aggiungono altri 114, riportati da associazioni e realtà della società civile. I numeri sul nostro paese sono contenuti nell’annuale rapporto dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (Odihr) dell’Osce, organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che dal 2006 raccoglie e sistematizza informazioni e statistiche ricevute dagli Stati aderenti. Per l’edizione 2014, che è stata appena resa nota ed è disponibile sul sito web ufficiale, sono 43 gli Stati che hanno presentato informazioni, oltre a 122 gruppi della società civile che hanno denunciati casi avvenuti in 46 paesi. Per l’Italia i dati ufficiali sono essenzialmente quelli forniti dal Ministero dell’Interno.

Nel nostro paese il numero di casi segnalati è aumentato rispetto ai 472 del 2013, ma l’aumento delle segnalazioni è dovuto soprattutto alla messa in piedi di un sistema più efficiente di rilevazione e di comunicazione dei dati. I numeri sono chiaramente in crescita rispetto ai 71 casi segnalati nel 2012, ai 68 del 2011, ai 56 del 2010 e anche ai 134 del 2009. Del resto, il rapporto segnala che sono stati organizzati una serie di corsi di formazione a Polizia e Carabinieri (circa duemila gli agenti coinvolti) su come affrontare questioni di discriminazione e crimini ispirati dall’odio e dall’intolleranza. Come, appunto quello organizzato dall'OSCAD.

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crimini d'odio





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