Mattarella: combattere l'omofobia così come ogni discriminazione
"Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata nazionale contro l'omofobia e la transofobia. "Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili - aggiunge - che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori".
Dagli Stati Uniti anche il messaggio di Barack Obama: "I diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono diritti umani. Tutti devono poter vivere senza paura, violenza, discriminazione, indipendentemente da chi sono e da chi amano", affermano con una nota il presidente americano e la first lady Michelle Obama. "Orgoglioso" dei passi che gli Usa hanno compiuto per rendere una priorità i diritti LGBT nel mondo, ha continuato, "questa battaglia non sarà vinta in un giorno. Ma continueremo a lavorare in questa direzione negli Usa e all'estero".
La battaglia contro la discriminazione. Continuare a battersi contro la discriminazione è anche il pensiero del presidente italiano. "In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone" afferma Mattarella. "Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia", continua il presidente.
GAY: ARCIGAY, PAROLE DI INCORAGGIAMENTO CONTRO OMOFOBIA DA MATTARELLA
"Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le parole di incoraggiamento che ha voluto rivolgere in questa giornata alle persone che quotidianamente combattono la battaglia contro il pregiudizio e le discriminazioni": Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta così il messaggio diffuso dal Capo dello Stato per celebrare la Giornata internazionale contro l'omotransfobia. "Il Presidente ha ragione - prosegue Romani - il principio di uguaglianza è un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Per questo da anni rivolgiamo al Parlamento appelli quasi quotidiani affinché si legiferi illuminati dal faro dell'uguaglianza, formale e sostanziale. Perché se l'omotransfobia cresce nelle pieghe dell'incultura, è innanzitutto attraverso buone leggi che un Paese ha la possibilità di esprimere inequivocabilmente i propri valori e di trasmetterli alle giovani generazioni". Per il presidente dell'Arcigay, "contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze il cammino è ancora lungo: sottoscriviamo senza tentennamenti le parole del Presidente, con la consapevolezza che quel cammino passa inevitabilmente dalle aule del nostro Parlamento. L'auspicio è che la riflessione che oggi la più alta carica dello Stato ha consegnato alla popolazione sia colta dagli eletti e dalle elette nella sua straordinaria importanza e che li responsabilizzi nel loro ruolo di legislatori, dando all'Italia le leggi che da tanto tempo aspetta".