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Tarcisio Burgnich è morto: addio alla 'Roccia' della grande Inter

Tarcisio Burgnich è morto 'la Roccia' vinse tutto con l'Inter di Herrera e fu straordinario difensore con la Nazionale
Tarcisio Burgnich è morto: addio alla 'Roccia' della grande Inter
E' morto nella notte, in Versilia, a 82 anni Tarcisio Burgnich, ex allenatore ed ex calciatore italiano campione d'Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970 con la nazionale azzurra: fu tra i protagonisti a Messico '70, celebre la foto nella finale persa 4-1 contro Brasile in cui Pelé vola altissimo e Burgnich venne superato. "È fatto di carne ed ossa come tutti gli altri, mi dicevo prima di quella partita. Sbagliavo”, disse poi il difensore. Ma di quella manifestazione resta soprattutto lo splendido cammino che portò lui e la squadra allenata da Valcareggi alla sfida contro la Seleçao, in particolare la semifinale 4-3 vinta contro la Germania.
Ha legato la sua carriera soprattutto all'Inter, di cui ha indossato la maglia dal 1962 al 1974. Con il Mago Helenio Herrera in panchina vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. In carriera conquistò anche un tricolore con la Juventus nel 61.
Tra i più iconici difensori del CALCIO mondiale, Burgnich era soprannominato "la Roccia" (glielo diede Armando Picchi).
BURGNICH: BONINSEGNA, 'SOLO LUI POTEVA MARCARE PELE''
"Quando giovava lui erano preoccupati tutti gli attaccanti, ne parlavo qualche tempo fa con Riva: 'che pessima domenica quando gioca Tarcisio'". Roberto Boninsegna, con Tarcisio Burgnich insieme all'Inter, ricorda così la Roccia, scomparso questa notte a 82 anni dopo una malattia. "Che brutta notizia -dice all'Adnkronos-, eravamo molto amici fin da quando eravamo in giovanile dell'Inter. In allenamento lui mi marcava ed era davvero difficile prendere palla, uno dei più grandi marcatori di sempre. In Messico ha marcato Pelé benissimo, era l'unico a poterlo fare in quel modo. Era un friulano tosto, e quando manca un amico così è davvero un pessimo momento".