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L'Argentina è campione del mondo. Finale, vittoria sulla Francia ai rigori
(foto Lapresse)

Argentina campione del mondo: errori di Koman e Tchouameni per i Bleus e penalty decisivo di Montiel


L'Argentina è campione del mondo al termine di una delle finali più emozionanti di sempre, decisa ai rigori. L'Albiceleste si era portata sul 2-0 nel primo tempo grazie ai gol di Messi su rigore al 23' e Di Maria al 36', poi la rimonta firmata in 97 secondi da Mbappé, che accorcia dal dischetto all'80' e sigla il 2-2 all'81'. Ai supplementari l'Argentina rimette la testa avanti, con Messi ancora a segno al minuto 109, ma al 118' Mbappé fa tripletta su rigore per il 3-3.   Dal dischetto segnano ancora Messi e Mbappè, poi gli errori di Koman e Tchouameni per i Bleus fino al penalty decisivo di Montiel.

Qatar 2022: Macron, Les Bleus ci hanno fatto sognare

"Les Bleus ci hanno fatto sognare": questo il laconico tweet con cui il presidente francese, Emmanuel Macron, ha commentato la sconfitta ai rigori della Francia nella finale dei mondiali, a cui ha assistito in tribuna con grande partecipazione

Francia, il giallo dei 7 cambi di Deschamps

Nella finale del mondiali il ct dei ‘Bleus’, Didier Deschamps, ha operato sette sostituzioni, rispetto alle sei consentite in caso di arrivo ai tempi supplementari (cinque più una aggiuntiva). Da nuovo regolamento Fifa, però, l’ultima mossa operata dal tecnico francese è in piena regola.

Questo perché nel primo extra time Rabiot è stato costretto ad uscire per un colpo alla testa (al suo posto Fofana): in caso di trauma cranico infatti si dà diritto alla squadra di poter effettuare una sostituzione in più. Così al 121’ è entrato anche Disasi al posto Kounde. In questo caso anche l’Argentina avrebbe potuto operare un cambio in più, in modo da non avvantaggiare nessuno.

La stessa cosa era successa in Inghilterra-Iran, una delle prime gare della fase a gironi del Mondiale: la selezione iraniana, sconfitta alla fine 6-2, ha potuto fare sei cambi dopo il terribile colpo al volto subito dal portiere Beinranvand nelle prime battute di gara.

Argentina campione del mondo nel segno di Messi. La Francia di Mbappè ko

Nel segno di Leo, nel nome di Diego: l’Argentina scrive la storia e si laurea Campione del Mondo per la terza volta, battendo la Francia in una pazza finale di Qatar 2022. Al Lusail Stadium decidono i calci di rigore dopo un pirotecnico 3-3, firmato dalla doppietta di Messi, dal sigillo di Di Maria e dalla pazzesca tripletta di Mbappè, che si consola vincendo il titolo di capocannoniere del torneo con 8 gol (7 quelli del compagno al Psg). Dal dischetto decidono gli errori francesi di Coman (parato) e Tchouameni (fuori), mentre per la Selección non sbaglia nessuno su quattro tentativi. La ‘Pulce’ alza quindi al cielo l’unica coppa che gli mancava da conquistare in carriera. Dopo essersela vista molto brutta, fa festa e piange di gioia l’Argentina, che sale sul tetto del mondo a 36 anni di distanza dall’ultima volta, quando a portarcela fu proprio quel Maradona che oggi, al primo Mondiale disputato dopo la sua scomparsa, starà sicuramente gioendo insieme al suo popolo e incoronando il suo ‘alter ego’ Messi, divenuto assoluta leggenda grazie a questo trionfo. Torna a casa a mani vuote invece la Francia, che non riesce a bissare Russia 2018 e quindi ad eguagliare Brasile ed Italia, uniche due nazionali a vincere due Mondiali di fila.

Poche le sorprese di formazione, l’unica è il ritorno da titolare di Di Maria tra le file dell’Albiceleste (mai scelta fu più azzeccata): Scaloni disegna così un 4-3-3 con Emiliano Martinez in porta, Molina, Romero, Otamendi e Tagliafico in difesa, De Paul, Fernandez e Mac Allister a centrocampo, e proprio il calciatore della Juventus a completare il tridente d’attacco con Messi e Alvarez. Per Deschamps, invece, ritrovano una maglia dal primo minuto Upamecano e Rabiot, rispettivamente in difesa e a centrocampo dopo le assenze in semifinale. Per il resto tutto da programma, con Griezmann, Dembele e Mbappè a sostegno dell’unica punta Giroud. Il primo tempo è un assoluto dominio dell’Argentina sul piano tecnico-tattico, ma non solo: Messi e compagni scendono in campo con gli occhi iniettati di sangue, corrono il doppio pressando costantemente gli avversari e facendoli girare praticamente a vuoto. ‘El Dibu’ tra i pali non è mai chiamato in causa, mentre nella metà campo offensiva la Selección mette in mostra tutta la qualità del suo repertorio, che si era vista poco fino a questo punto del torneo.

La scelta di Di Maria titolare si rivela subito azzeccata da parte di Scaloni. L’uomo delle finali e dei gol pesanti (decisivo un suo sigillo nella finale di Copa America 2021 vinta con il Brasile), è uno dei più scatenati e al 21’, facendosi beffe di Dembele, si conquista il calcio di rigore del vantaggio argentino. Ovviamente è Messi a spingere in rete ‘Al Hilm’ (‘Il Sogno’, questo il nome del pallone ideato da Adidas per semifinali e finali), facendo esplodere di gioia i numerosi tifosi argentini sugli spalti. La Francia non dà mai la sensazione di poter imbastire la giusta reazione nel primo tempo, subendo al 36’ anche il gol del raddoppio dell’Albiceleste, nato da una splendida azione in ripartenza chiusa alla perfezione proprio da Di Maria su assist di Mac Allister. Bleus non pervenuti e Deschamps addirittura decide di operare due cambi al 41’, togliendo Giroud e Dembelè ed inserendo Kolo Muani e Thuram.

Per gran parte della ripresa il copione sembra lo stesso del primo tempo, con l’Argentina che gestisce bene il comando delle operazioni provando un paio di volte a ripresentarsi pericolosamente dalle parti di Lloris, mentre la Francia non riesce a trovare le fiammate giuste per riaccendere il match. Non ci riesce fino a dieci minuti dalla fine, perché il calcio è strano e regala sempre incredibili sorprese: all’80’ Mbappe realizza il rigore del 2-1 conquistato da Kolo Muani (fallo di Otamendi), poi appena un paio di minuti più tardi lo stesso attaccante del Psg, in sforbiciata, butta dentro il clamoroso 2-2 su assist di Thuram. Nel finale i francesi spingono anche alla ricerca dell’incredibile match point, ma la sfida si prolunga ai supplementari dove continua a succedere di tutto. Lautaro fallisce diverse chances, poi Messi al 109’ firma il 3-2 in tap-in riavvicinando la coppa in sudamerica. Al 118’ però Mbappè realizza un altro calcio di rigore (fallo di mano di Montiel su un suo stesso tiro), riportando tutto in equilibrio a pochi istanti dalla fine dei supplementari. Prima dei rigori un’incredibile palla gol per parte nei minuti di recupero: Emiliano Martinez è miracoloso su Kolo Muani, sul fronte opposto Lautaro fallisce ancora di testa. Ai rigori per la Francia segnano Mbappé e Paredes ma sbagliano Coman (parata di Martinez) e Tchouameni (fuori). Tutti a segno gli argentini con Messi, Dybala, Paredes e Montiel, autore del gol che ha chiuso il mondiale.

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