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Calcio, indagato procuratore Ramadani: nel mirino le cessioni di Pjanic-Chiesa

Commissioni procuratori, la Guardia di Finanza perquisisce gli uffici di Pietro Chiodi, agente sportivo legato a Ramadani. L'accusa è di reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio

Dopo l'inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie che riguarda soprattutto la Juventus un altro scandalo mette in subbuglio il calcio italiano. La Guardia di Finanza di Milano sta perquisendo gli uffici dell'agente sportivo Pietro Chiodi, collegato al super procuratore albanese Fali Ramadani, che segue diversi giocatori di Serie A tra cui il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. Entrambi sono indagati per reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio nell'ambito di un'inchiesta sulla mancata dichiarazione al Fisco dei proventi delle commissioni agli agenti nelle compravendite di calciatori.

I finanzieri, su delega del pm Giovanni Polizzi, stanno acquisendo documentazione anche di natura informatica nelle sedi di 11 società di Serie A. Si tratta di Juventus, Torino, Inter, Milan, Hellas Verona, Spal, Fiorentina, Cagliari, Roma, Frosinone e Napoli. I club non sono indagati ma sono stati coinvolti come soggetti terzi in quanto potrebbero disporre di documenti utili all'inchiesta. A confermarlo è la Procura di Milano.

Inchiesta calciomercato:pm, stabile organizzazione occulta

ali Ramadani, il procuratore sportivo macedone indagato con Pietro Chiodi, suo presunto 'prestanome' italiano, in una inchiesta della Procura di Milano su presunte irregolarita' nel calciomercato, avrebbe "omesso di presentare dichiarazione di redditi per gli anni di imposta dal 2018 al 2019 avendo operato con una stabile organizzazione occulta" in Italia. Lo si legge nell'atto di richiesta di consegna di atti firmato dal pm Giovanni Polizzi. 

Inchiesta calciomercato: faro Gdf cessioni Pjanic e Chiesa

Nell'ambito della nuova inchiesta milanese sul calciomercato, la Guardia di finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Giovanni Polizzi, si e' recata nelle sedi di vari club - che non sono indagati - per acquisire la documentazione su molte operazioni di compravendita gestite da Fali Ramadani e Pietro Chiodi, tra cui secondo quanto si apprende quella che ha portato Miralem Pjanic dalla Juve al Barcellona e il passaggio di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus. Ramadani, inoltre, risulta agente del difensore del Napoli Kalidou Koulibaly e del tecnico della Lazio, Maurizio Sarri. 

I finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria, oltre a perquisire Chiodi indagato assieme a Ramadani, hanno chiesto le carte delle operazioni gestite dai due agenti agli undici club perche' - questa e' l'ipotesi investigativa - il procuratore albanese, con l'aiuto di quello italiano ritenuto suo presunto "prestanome", sarebbe riuscito a non versare alcuna imposta. In pratica sarebbe riuscito a non dichiarare alcunche' al Fisco italiano sulle cifre incassate per le mediazioni nelle compravendite in Italia e, in particolare, facendo transitare i suoi compensi su una rete di societa' estere.

Da qui le accuse di evasione fiscale, tramite "esterovestizione societaria", e di riciclaggio e autoriciclaggio delle somme nascoste al Fisco. Inquirenti e investigatori, a quanto si e' saputo, con i documenti acquisiti oggi nelle sedi delle societa' vogliono passare al setaccio tutte le operazioni in cui Ramadani e Chiodi hanno fatto da agenti nelle cessioni e negli acquisti di calciatori incassando "commissioni". Ramadani e' agente di tanti calciatori dell'Est Europa, tra cui, ad esempio, il portiere dell'Inter Samir Handanovic.

Inchiesta calciomercato: 7 milioni non dichiarati al fisco 

Ammontano a circa sette milioni di euro, ma potrebbero essere molti di piu', i proventi sulle mediazioni non dichiarati al fisco italiano da Fali Ramadani, il procuratore sportivo macedone al centro dell'indagine della procura di Milano su presunte irregolarita' nel calciomercato. La cifra e' provvisoria e risulta dai primi elementi raccolti dal pm Giovanni Polizzi e dall'aggiunto Maurizio Romanelli nell'inchiesta che oggi ha portato ad acquisire presso undici club tutti i contratti di compravendita dei giocatori gestiti da Ramadani dal 2018 al 2021. 

 

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