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Inter, flop in Champions con lo Slavia Praga. Conte: "Io primo responsabile"

Antonio Conte aveva avvertito: bisogna tenere sotto controllo l'entusiasmo. Ecco, dopo l'esordio in Champions League, nel quale i nerazzurri strappano tra mille sofferenze il pareggio contro la presunta "Cenerentola" del girone, lo Slavia Praga, il rischio probabilmente non si correrà. Poche idee, poca fisicità, niente rabbia: l'Inter si ridimensiona con una prestazione per certi versi inquietante e per la quale il tecnico si assume, coraggiosamente, tutte le responsabilità. Ora il cammino in Champions League si complica da subito.

INTER-SLAVIA PRAGA, 1° GIORNATA CHAMPIONS LEAGUE: LE SCELTE DI ANTONIO CONTE

Romelu Lukaku ce la fa e stringe i denti nonostante i problemi alla schiena sofferti durante il riscaldamento pre Udinese. Questa è la prima notizia sulla formazione dell'Inter, con Antonio Conte rispetto alle voci della vigilia cambia meno del previsto. Dentro solo D'Ambrosio nel trio difensivo al posto di Godin, ancora non pronto per tre partite in sette giorni, e Gagliardini per dare centimetri al posto di Barella. Sulle fasce confermati invece Candreva e Asamoah, con Lazaro e Biraghi ancora una volta in panchina. Torna dal primo minuto anche Lautaro Martinez che va a fare coppia con Lukaku dopo le due convincenti prove contro Lecce e Cagliari prima della sosta. Lo Slavia Praga di Trpisovsky risponde con un 4-2-3-1 molto mobile, nel quale gli interpreti offensivi si scambiano spesso di posizione, in particolare Olayinka che parte largo a sinistra e il centravanti Masopust.

INTER-SLAVIA PRAGA, 1° GIORNATA CHAMPIONS LEAGUE: LA PARTITA

L'inizio dei cechi è spavaldo: pressing alto e ricerca della palla a terra sin dal portiere, tanto che Lukaku prima e Lautaro poi rischiano di intercettare due passaggi vaganti. Ma la prima conclusione della gara è dello Slavia, con Handanovic che respinge una punizione sul primo palo di Stanciu. Dopo due corner cechi, l'Inter ha una grande occasione al 12' con De Vrij che mette alto di testa completamente solo su punizione dalla sinistra di Sensi. Al 16' veloce ripartenza nerazzurra con Sensi che imbecca Lautaro: l'argentino si porta la palla sul sinistro ed esplode un diagonale che esce non di molto alla sinistra di Kolar. Al 21' da un pallone recuperato al limite dell'area dell'Inter da Brozovic parte un veloce contropiede con Lukaku che alza sopra la traversa in spaccata un cross di Candreva. Poco dopo altra occasione su altro calcio piazzato con D'Ambrosio che schiaccia di testa sul portiere avversario. Lo Slavia pressa a tutto campo mantenendo un ritmo alto per tutto il primo tempo, che scivola via senza altre emozioni.

La ripresa si apre con una grande occasione per Lautaro, che si ritrova una palla sporca a pochi passi da Kolar ma non riesce a superare il portiere avversario. Subito dopo si fa male Candreva e al suo posto fa il proprio debutto in maglia nerazzurra l'austriaco Lazaro. Al 59' anche lo Slavia è costretto a un cambio, con Zeleny che prende il posto dell'infortunato Traoré. L'Inter non riesce a prendere in mano la partita e al 64', neanche troppo a sorpresa, va sotto: i cechi sfondano sulla destra, Handanovic respinge la prima botta da fuori di Zeleny ma sulla respinta arriva indisturbato Olayinka che mette dentro il clamoroso 0-1. E tre minuti dopo il rumeno sfiora il raddoppio con una punizione che sibila non lontano dal palo di Handanovic. A venti minuti dalla fine doppio cambio per l'Inter, con Conte che manda in campo Barella e Politano per lo spentissimo Brozovic e per Lautaro, a sorpresa senza cambiare modulo di gioco per provare la rimonta. Anzi, al 76' è Skriniar a doversi immolare e salvare sul tiro a botta sicura di Masopust. Inter francamente imbarazzante, senza quel sangue agli occhi che ci si aspettava, fino al sussulto d'orgoglio del 93' quando Barella ribadisce in rete con una bella volée la punizione di Sensi respinta dalla traversa. I minuti di recupero sono otto, lo Slavia va in difficoltà per la prima volta più per una situazione ambientale che una reale pressione dell'Inter, che non riesce a ribaltare il risultato e si deve accontentare di un pareggio che non rappresenta certo un buon viatico nella corsa verso gli ottavi di Champions League in un girone che definire complicato è un eufemismo.

INTER-SLAVIA PRAGA, 1° GIORNATA CHAMPIONS LEAGUE: LE PAGELLE

Handanovic 6. Salva come può sulla botta di Zeleny, qualche brivido coi piedi.

D'Ambrosio 4,5. Costantemente messo in difficoltà da Olayinka, male anche in fase di costruzione.

De Vrij 5. La difesa dell'Inter, nella ripresa, fa troppa acqua. Qualche responsabilità è anche sua. Ha anche la grande colpa di mangiarsi un gol fatto.

Skriniar 5,5. Salva un gol certo su Masopust ma è assente nell'azione del gol.

Candreva 5. Mai decisivo, sbaglia spesso l'ultima scelta.

Gagliardini 4. Spreca in maniera desolante una ripartenza 4 contro 3. Non sarà l'unico errore.

Brozovic 4. Un fantasma.

Sensi 5,5. E' il migliore di questo inizio di stagione dell'Inter ma in questa occasione cerca troppo spesso di strafare, andando un paio di volte al tiro invece di servire compagni meglio posizionati. Dalla sua punizione nasce il gol del pareggio.

Asamoah 4,5. Non salta mai l'uomo, spesso falloso, si fa prendere in mezzo nell'azione del gol ceco.

Lautaro 5. Riceve pochi palloni, lui ne cerca altrettanto pochi.

Lukaku 4. Avrà problemi alla schiena, sarà ancora fuori condizione per via del suo immenso fisico, ma la sua prestazione è francamente imbarazzante. Alzi la mano chi tra i tifosi nerazzurri (almeno stasera, pensando a quanto accaduto la scorsa stagione con il Tottenham all'esordio in Champions) non sente la mancanza di Icardi.

Lazaro 5. Molto incerto, una sola accelerazione e poi tanti tocchi e posizionamenti sbagliati.

Barella 6,5. Il più vivace, ci prova fino alla fine e si merita il primo gol in maglia nerazzurra.

Politano 5. Non la vede mai.

All. Conte 5. E' vero che Roma non è stata costruita in un giorno, ma è altrettanto vero che la sconfitta contro il pur positivo Slavia Praga rappresenta un fallimento, soprattutto per la modalità nella quale è arrivato. Niente qualità (e questa non è colpa dell'allenatore), ma non si è vista neppure quella voglia che invece sarebbe legittimo aspettarsi. Poche idee, con e senza palla. Il mancato cambio di modulo sullo 0-1 desta qualche perplessità, anche se è proprio Barella a trovare il gol del pari. La qualificazione agli ottavi di Champions, pareggiata la partita sulla carta più semplice, sembra già molto complicata.

LE PAROLE DI CONTE: "SLAVIA SUPERIORE IN TUTTO, IO PRIMO RESPONSABILE"

"Sicuramente lo Slavia Praga ha giocato in maniera europea, credendo e portando avanti la partita ad alta intensità. Hanno cercato di portare un ritmo elevato, un grandissimo pressing. Noi non siamo stati bravi a trovare le soluzioni. In altre partite abbiamo trovato squadre che ci hanno aspettato nella loro metà campo, mentre loro ci hanno aggredito e dovevamo trovare delle soluzioni diverse", ha dichiarato Conte dopo la gara a Sky. "Abbiamo fatto fatica, sicuramente non sono soddisfatto della prestazione di questa sera, quando hai questo tipo di prestazione il primo responsabile sono io perché non ho inciso come dovevo incidere, sia nella scelte iniziali che nel fare capire bene il tipo di partita che andavamo a giocare", ha aggiunto il tecnico. "I ragazzi vanno lasciati tranquilli, io mi prendo le responsabilità, potevamo fare di più. Non è questo il calcio che noi giochiamo, per cui noi ci alleniamo. Dobbiamo anche migliorare, dobbiamo avere più personalità nelle difficoltà. Oggi non abbiamo fatto vedere niente di quello che noi abbiamo provato. Stasera loro ci hanno battuto in tutto. Al di là di questo, noi non abbiamo mostrato niente della nostra idea di gioco. Bisognerà migliorare, voi pensate che arrivo, tocco e diventano cigni, ma c'è da lavorare tanto. Al tempo stesso il livello è alto e bisogna crescere da tutti i punti di vista". 

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