Jovetic-Higuain: la Juventus in pressing, ma il vantaggio è dell'Arsenal

Jovetic e Higuain diventano un intrigo sulla Torino-Londra.
Incroci di mercato tra Juventus e Arsenal, con i Gunners che danno la sensazione di essere in vantaggio quantomeno sulla prima scelta. Entrambi i club si stanno muovendo per i due giocatori e hanno effettuato incontri per stringere l'acquisto. Non è un segreto che Marotta e Conte nella loro missione madrilena abbiano fatto passi ufficiali con il Real. Il problema è che quella richiesta da 25 milioni di Florentino Perez, vorrebbe essere abbassata dal club torinese, mentre gela molto meno il sangue di Arsene Wenger. Di più. Il tecnico manager della società inglese ha pure incontrato, con reazioni finali positive, anche il padre manager di Higuain. Vantaggio Arsenal, che deve decidere se chiudere. E identico vantaggio momentaneo su Jo-Jo. Vero che la Juve non molla e ha avuto lievi segnali di disgelo con la Fiorentina (dopo i rapporti tesi sul finale dello scorso mercato estivo, con Berbatov pomo della discordia), vero pure che da Torino è arrivata la disponibilità a mettere sul piatto un cash da 20-22. Senza contare possibili contropartite tecniche in stasi da sempre (Matri-Quagliarella). Però i Della Valle comunque valutano il loro gioiello serbo a quota 30. E anche lì, l'Arsenal, pur non avendo messo sul piatto questi soldi (siamo fermi a 22-23), può permettersi di farlo. Il terzo incomodo in questa storia potrebbe essere il Napoli. A patron De Laurentiis non cambierà la vita l'addio probabile di Mazzarri e pure quello di Cavani. Farà una squadra ambiziosa e pronta a reggere il doppio impegno campionato-Champions: Jovetic è un suo obiettivo, così come l'attaccante giallorosso Osvaldo. A Napoli non si lascia, ma è pronto il raddoppio.
Tornando alla Juve invece arrivano dall'Inghilterra le voci di un interessamento del Manchester United di David Moyes (e Alex Ferguson che resta figura di riferimento dietro a una scrivania) per Arturo Vidal. Il guerriero viene visto come l'erede di Paul Scholes per carattere e duttilità. La Juve non considera nessuno incedibile: la logica di Agnelli è che si debba lavorare per costruire una squadra competitiva, ma all'interno del budget. Incassare trenta milioni di euro per il jolly cileno vorrebbe dire comunque dar vita a strategie per arrivare ad altri top player. E qua si torna ai Jovetic, Ibra, Higuain...