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Juventus abdica: ko in 10 col Sassuolo. E' già addio scudetto




Nuovo passo falso per la Juventus campione d'Italia. A Reggio Emilia, i bianconeri si sono arresi al Sassuolo per 1-0 totalizzando cosi' la quarta sconfitta in 10 gare e sono ora a 11 punti dalla capolista Roma. Prima sconfitta nella storia della Juventus sul campo dei neroverdi. Bene i padroni di casa che continuano a restare imbattuti al Mapei Stadium e rimangono nelle zone alte della classifica. La Juve, rimaneggiata soprattutto a centrocampo, vuoi per la scelta di Allegri di tenere in panchina Khedira e vuoi per i malanni di stagione che hanno messo ko Marchisio a poche ore della sfida, si e' trovata di fronte un Sassuolo che ha confermato l'ottimo lavoro svolto in questi anni da Di Francesco. Per la verita', almeno in avvio, i neroverdi non hanno avuto difficolta' a contenere una Juve che solamente al 26' e' riuscita a creare la prima grande occasione della serata, con un tiro a giro di Pogba che ha chiamato Pegolo alla deviazione in porta. Un gran bel tiro come quello che sei minuti prima Sansone aveva infilato alle spalle di Buffon: l'attaccante del Sassuolo, che sogna di tornare un giorno al Bayern, ha messo sotto il sette una punizione dai venti metri che Buffon e' rimasto immobile a guardare ma sulla quale probabilmente non ci sarebbe mai potuto arrivare neppure tentando l'esecuzione della parata. Gol vittoria per il giocatore nato a Monaco di Baviera. A complicare ulteriormente la situazione alla Juventus ci ha pensato Chiellini che, al 39', si e' visto sventolare in faccia il cartellino rosso, frutto di una doppia ammonizione che forse il giocatore toscano avrebbe potuto evitare.
Allegri e' stato quindi costretto a spostare Sturaro nel ruolo di terzino destro e a optare per il modulo 4-3-2. In avvio di ripresa, la Juve ha immediatamente cercato il pari con Pogba, ma la conclusione al 4' del francese e' uscita di poco fuori alla destra di Pegolo. La squadra di Allegri ha continuato a tenere il piede schiacciato sull'acceleratore e con l'ingresso di Morata al posto di un poco presente Mandzukic, i bianconeri hanno aumentato velocita' e dinamismo. Una Juventus piu' pericolosa rispetto ai primi 45 minuti si e' presentata con maggiore regolarita' nell'area di porta avversaria e al 17' la grande occasione e' capitata sui piedi di Cuadrado che con un destro potente ha chiamato alla deviazione in corner il solito e attento Pegolo. La squadra di Di Francesco ha provato a erigere un vero e proprio muro a difesa della propria porta che ha contenuto bene gli inserimenti degli attaccanti juventini, spesso intestarditisi a cercare l'assolo in solitaria. Il tecnico del Sassuolo ha anche cambiato due dei suoi tre attaccanti proprio per continuare a tenere alta la pressione sulla trequarti bianconera e a complicare la fase di impostazione di un centrocampo ospite a lunghi tratti, soprattutto nel primo tempo, carente di idee. Anche Allegri ha provato a dare nuova linfa al reparto offensivo inserendo pure Zaza per un esausto Dybala e poi Hernanes per Lemina, ma il problema bianconero anche durante l'assedio finale e' stata l'incapacita' di chiamare ancora alla parata Pegolo.