Olimpia Milano tra l'assalto ai playoff e le voci turche su Langford
Di Fabrizio Provera
Espugnando un Palaestra ammutolito dagli scandali e dall'arresto del 'faraone' Ferdinando Minucci,
l'Armani Milano chiude con 50 punti la regular season della serie A di basket e si lancia verso la corsa
playoff in cerca dello scudetto mancante dal Forum da ben 18 anni. Smaltita la delusione dell'uscita contro il Maccabi
in Eurolega, i ragazzi di Luca Banchi cominceranno lunedì 19 una serie playoff contro la Giorgio Tesi Pistoia, neopromossa che coach Paolo Moretti (in grande ascesa di considerazione..) ha portato all'ottavo posto. Pistoia, già appagatissima, non sembra in grado di impensierire la corazzata meneghina, che in semifinale potrebbe trovare il Banco Sardegna, atteso dal quarto di finale più equilibrato contro un'Enel Brindisi che tuttavia pare in caduta verticale rispetto ad inizio stagione.
Martedì 20 scattano i quarti dall'altra parte del tabellone: la Mps Siena sfida l'insidiosa Reggio Emilia, mentre la Vitasnella Cantù di Pino Sacripanti ritrova l'Acea Roma dopo le semifinali 2013. Siena contro Cantù in semifinale? Probabile, ma attenzione alla Grissin Bon di White e Cinciarini. La sfidante di Milano in finale? Un rebus al momento difficile da risolvere, anche perché Sassari ha un roster potenzialmente pericolosissimo, per qualunque avversario.
L'atto finale dei playoff, ossia l'eventuale gara 7 di finale, è in calendario il 27 giugno. L'unica distrazione, per Milano, potrebbe essere rappresentata dalle voci di mercato, che danno l'anno Keith Langford (fresco di passaporto turco) in uscita verso il Galatasaray, con un ricchissimo triennale da 2.5 milioni di euro a stagione. Al momento, tuttavia, il giocatore ha smentito l'indiscrezione.
TERREMOTO MINUCCI, ORA CHI AI VERTICI DI LEGABASKET?
Il mondo del basket non si è ovviamente ancora ripreso dalla shock dell'arresto di Ferdinando Minucci e dalle accuse, pesantissime, di irregolarità fiscali e contributive che Procura di Siena e Gdf hanno rivolto ai vertici della Mens Sana, la società dei sette scudetti vinti in fila.
Minucci, dall'1 luglio, dovrebbe subentrare a Valentino Renzi quale presidente della Legabasket di serie A. Tuttavia, al momento, si trova agli arresti domiciliari. Da più parti, leggi Claudio Toti, presidente di Roma, si alza forte la richiesta di un incontro delle società per affrontare il nodo Minucci. Che a febbraio venne votato da 14 franchigie della serie maggiore su 16. I nomi per una sua eventuale sostituzione sono due: Stefano Domenicali, che dopo la chiusura dell'esperienza in Ferrari molti vedrebbero bene ai vertici del basket italiano, oppure la seducente ipotesi di Maurizio Gherardini, abilissimo manager ex Treviso e Toronto Raptors in Nba. Un nome per adesso ancora inedito, ma dalle capacità- gestionali e relazionali- indiscusse. Di certo, a un basket italiano malato e afflitto dagli scandali servirà una terapia forte. Una cura da cavallo.