Raiola svela: "Ecco perché Conte disse no al Milan"
"Antonio Conte sarebbe stato l’ideale per i progetti rossoneri e io l’ho corteggiato con insistenza in quelle settimane". Mino Raiola ammette di aver lavorato come intermediario per il Milan nel tentativo di portare il tecnico salentino alla guida del club di Silvio Berlusconi. "Mi sembrava di averlo convinto, ma alla lunga non se l’è sentita di fare un passo così impegnativo", dice alla Gazzetta. A quel punto il Diavolo virò sulla scelta di un tecnico fatto in casa e puntò su Pippo Inzaghi. Raiola sottolinea poi i motivi del suo no al Milan: "Fondamentalmente Antonio è rimasto legato al mondo Juventus e ha preferito evitare uno strappo così netto con la sua storia di calciatore e allenatore. Ricominciare dal Milan sarebbe stato stimolante, ma pericoloso dal punto di vista ambientale. Invece l’esperienza in Nazionale gli permette di avere un ruolo neutro, di cui forse aveva bisogno". Chissà che il discorso non venga rimandato in un futuro a breve o medio termine. Solo uno strappo con la Nazionale potrebbe riaprire il discorso tra Conte e i rossoneri per la prossima stagione, mentre al termine degli Europei molti discorsi potrebbero semplificarsi. Va però aggiunto che con Inzaghi sotto esame da qui a fine campionato, Adriano Galliani potrebbe dover fare scelte importanti questo giugno. In tal senso ha molta forza la candidatura di Vincenzo Montella, che dovrebbe lasciare Firenze (Eusebio Di Francesco in pole, ma attenti alla candidatura di Walter Mazzarri come outsider).