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Ruggero Tita col vento in poppa. "Voglio la Coppa America con Luna Rossa poi la 3° medaglia d'oro alle Olimpiadi" - L'intervista
Da Tokyo 2020 a Parigi 2024, suona sempre l'inno d'Italia per Ruggero Tita. Il fuoriclasse della vela italiana ora guarda oltre e racconta i suoi progetti ad Affaritaliani.it

Ruggero Tita e Caterina Banti
Ruggero Tita da Parigi 2024 alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, passando per la Coppa America con Luna Rossa
Ruggero Tita è già tra le leggende dello sport italiano: come definire altrimenti un atleta capace di vincere due medaglie d'oro in due Olimpiadi diverse? Da Tokyo 2020 a Parigi 2024 la musica è sempre stata la stessa per lui: inno italiano, viaggiando col vento in poppa sul massimo gradino del podio nella Vela Nacra 17 assieme Caterina Banti (con cui in questi anni ha fatto incetta anche di titoli mondiali ed europei).
Ma il 33enne fuoriclasse azzurro, naviga già oltre l'orizzonte: l'assalto al terzo trionfo ai Giochi di Los Angeles 2028 sarà Il punto esclamativo di un quadriennio che lo vede ora in corsa alla Sail Gp (la Formula 1 o MotoGp della vela) come timoniere ufficiale nel 'Reb Bull Italy' e poi di nuovo nel team di Luna Rossa (dopo l'esperienza dello scorso autunno) sognando uno storico trionfo.
"Speriamo di farcela con Luna Rossa, portando così la Coppa America in Italia", racconta ad Affaritaliani.it Ruggero Tita che nei giorni scorsi è stato anche protagonista nella Wings for Life World Run la corsa benefica globale che nella giornata di domenica 4 maggio ha unito 310.719 partecipanti da 191 Paesi diversi per raccogliere fondi a sostegno della ricerca per trovare una cura per le lesioni del midollo spinale.
L'intervista
Ruggero Tita col vento in poppa. "Voglio la Coppa America con Luna Rossa poi la 3° medaglia d'oro alle Olimpiadi" - L'intervista
Facciamo un passo indietro. Due volte campione olimpico in due Olimpiadi diversi. È una cosa che ti ha portato un po nell'Olimpo di cosa ti è rimasto dentro Di Parigi 2024
"Riuscire a ripetersi, quando arrivi da campione olimpico in carica è sempre difficile. Più che altro a livello psicologico. E' stata una bella sfida, per nulla facile. Tra l'altro c'era di mezzo la Coppa America, con Luna Rossa, ed si è trattato di qualcosa di nuovo e diverso"
Una sfida nella sfida...
"... che ha ridotto il tempo a disposizione da dedicare alle Olimpiadi e dato tanto a Luna Rossa. Una sfida diversa. Però di nuovo con un grande successo. Come dicevo prima, riuscire a ripetersi è sempre più difficile, ma anche una grandissima soddisfazione"
Qual è stata la difficoltà più grande nel ripetersi?
"Sicuramente il campo di regata di Marsiglia era qualcosa che si adattava poco a quelle che sono le mie caratteristiche. Io sono sempre stato un atleta più da vento forte, da onde... Invece Marsiglia, soprattutto ad agosto, è un posto che ci regala condizioni come quelle viste nella Medal Race, ossia vento molto leggero e situazioni proprio al limite del regatabile, in cui ogni raffica e ogni piccolo movimento del vento va capito e interpretato..."
I prossimi obiettivi
"Adesso nel Sail Gp. Finalmente l'Italia entra a far parte di questo circuito bellissimo. Per noi, con il team di Red Bull è un grandissimo onore esserci. Stiamo progredendo pian piano all'interno del circuito. Un progresso non facile, perché questa competizione non permette ai team di allenarsi. Ci sono soltanto le regate, abbiamo la possibilità di navigare su queste barche soltanto durante le gare. Non avendo la possibilità di provare, ovviamente dobbiamo imparare a navigare proprio durante le regate. Però quello del Sail Gp è un ambiente e un team estremamente stimolante. E mi sto divertendo tanto"
Passando alla Coppa America, c'è stata la delusione dell'autunno. Come l'hai assorbita?
"Sicuramente è stato un colpo duro, purtroppo i neozelandesi avevano una barca superiore. A livello di team abbiamo fatto qualche errore, però sicuramente la barca gioca un ruolo molto importante: è la parte principale della Coppa America. Si tratta di una sfida tecnologica, di design tra ingegneri, tra gli uomini più ricchi del pianeta. Questa è la particolarità e la cosa bellissima della Coppa America"
In ottica futura...
"Il mio impegno con Luna Rossa torna a esserci e sono molto contento di questo. La Coppa America purtroppo non si sa ancora in quale la località verrà fatta, sono cose che verranno svelate nei prossimi mesi, però Luna Rossa sicuramente ci sarà..."
Quindi il sogno di vincere l'America's Cup torna più vivo che mai nel tuo cuore?
"Assolutamente ritorna. E' molto forte e speriamo di farcela con Luna Rossa di portare la Coppa America in Italia"
Poi il tuo il quadriennio si concluderà con un nuovo assalto olimpico. Sognando il terzo oro della tua carriera..
"Esatto, la Coppa America dovrebbe essere nel 2027, quindi finita la competizione, tornerò sulla classe olimpica e sul Nacra (il catamarano che lo ha visto trionfare a Tokyo 2020 e Parigi 2024 assieme a Caterina Bantin, ndr). Ovviamente cercherò di avere qualche allenamento, qualche piccolo assaggio di Nacra per non perdere la mano in questi due anni. Però l'idea è proprio quella di tornare, una volta finita la Coppa America, a tempo pieno e cercare di fare del mio meglio per andare ad attaccare..."
... questa terza medaglia d'oro
"Sì"
Ruggero Tita, la video intervista di Affaritaliani.it al fuoriclasse della vela italiana