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Superlega crolla: inglesi si ritirano. Juventus, smentite dimissioni Agnelli
Pep Guardiola (Lapresse)

SUPERLEGA CROLLA: MANCHESTER CITY, UNITED, TOTTENHAM, LIVERPOOL, ARSENAL E CHELSEA DICONO ADDIO

Crolla la Superlega con l'addio delle squadre inglesi. Dopo le voci sulle pratiche del Chelsea per uscire dalla Nba del calcio (poi confermate ufficialmente dai blues), è arrivata l'ufficialità dell'addio da parte del Manchester City che ha confermato "di aver formalmente avviato le procedure per il ritiro dal gruppo che sta sviluppando i piani per una Super League europea". Notizia che il numero uno dell'Uefa, Ceferin ha accolto con soddisfazione: "Sono lieto di dare il bentornato al City nella famiglia del calcio europeo. Hanno mostrato grande intelligenza nell'ascoltare le tante voci - in particolare quella dei loro tifosi - che hanno enunciato i benefici vitali che l'attuale sistema ha per tutto il calcio europeo. Ci vuole coraggio per ammettere un errore, ma non ho mai dubitato che avessero la capacità e il buon senso di prendere quella decisione", ha aggiunto" Poi è toccato alle altre sorelle delle Premier League. In primis il Manchester United che "non parteciperà alla Super League europea. Abbiamo ascoltato attentamente la reazione dei nostri fan, del governo del Regno Unito e di altri stakeholder chiave. Rimaniamo impegnati a lavorare con gli altri della comunità calcistica per trovare soluzioni sostenibili alle sfide a lungo termine che il gioco deve affrontare". Quindi il Liverpool: "Il ostro coinvolgimento nei piani proposti per formare una SuperLeague europea e' stato interrotto". L'Arsenal: "Come risultato dell'ascolto tuo e della comunità calcistica in generale negli ultimi giorni, ci stiamo ritirando dalla proposta di Super League. Abbiamo commesso un errore e ce ne scusiamo. Non avevamo bisogno che ci venisse ricordato, ma la risposta dei tifosi negli ultimi tempi giorni ci ha dato il tempo per ulteriori riflessioni e riflessioni più approfondite, non è mai stata nostra intenzione causare così tante angosce, tuttavia, quando è arrivato l'invito a entrare in Super League, sapendo che non c'erano garanzie, non volevamo essere lasciati indietro per assicurarci di proteggere l'Arsenal e il suo futuro. Sappiamo che ci vorrà del tempo per recuperare la loro fiducia in quello che stiamo cercando di ottenere qui all'Arsenal, ma chiariamo che la decisione di far parte della Super League è stata guidata dal nostro desiderio di proteggere l'Arsenal, il club che ama, e di sostenere il gioco che ama attraverso una maggiore solidarietà e stabilità finanziaria". E il Tottenham: "Possiamo confermare che abbiamo formalmente avviato le procedure per ritirarci dal gruppo di sviluppo delle proposte per una Super League europea. Ci rammarichiamo per l'ansia e il turbamento causati dalla proposta ESL. Abbiamo ritenuto importante che il nostro club partecipasse allo sviluppo di una possibile nuova struttura che cercasse di garantire meglio il fair play finanziario e la sostenibilità finanziaria, fornendo al contempo un supporto significativamente maggiore per la piramide calcistica più ampia. Crediamo che non dovremmo mai stare fermi e che lo sport debba rivedere costantemente le competizioni e la governance per garantire che il gioco che tutti amiamo continui ad evolversi ed entusiasmare i fan di tutto il mondo. Vorremmo ringraziare tutti quei sostenitori che hanno presentato le loro opinioni ponderate". In Spagna vacilla il Barcellona. "Non entreremo a far parte della Super League fino a quando i soci del nostro club non voteranno per essa, dovrà essere una loro decisione, mi sembra chiaro" le parole del presidente Joan Laporta.

SUPERLEGA, NO DI NAPOLI E ROMA

In Italia intanto Aurelio De Laurentiis aveva smentito le voci che davano il Napoli contattato da Jp Morgan per entrare in Superlega: "JP...chi? La scorsa notte dormivo", ha scritto su Twitter. La Roma è uscita allo scoperto, dicendo pubblicamente no al progetto Superlega. "Ci rivolgiamo ai nostri incredibili tifosi e sostenitori dopo il recente annuncio di una "super league" divisiva. L'As Roma è fortemente contraria a questo modello ''chiuso'', perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo", è il dei giallorossi contro la Nba del calcio definita come 'divisiva' e 'chiusa'. "Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti" aggiunge il club giallorosso. "Non vediamo l'ora di continuare a lavorare con la Lega Serie A, la Federazione Italiana, l'Eca e l'Uefa per far crescere e sviluppare il gioco del calcio in Italia e in tutto il mondo. I tifosi e un calcio accessibile a tutti sono al centro del nostro sport e questo non deve essere mai dimenticato", conclude la Roma. 

JUVENTUS, DIMISSIONI AGNELLI SMENTITE. "FALSO"

Dopo il passo indietro del presidente del Manchester City, si sono rincorse voci sulle dimissioni anche da parte di Andrea Agnelli, che tuttavia sono state smentite dalla Juventus con un categorico "Falso"

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