A- A+
Sport
Vialli, Dino Baggio aggiusta il tiro: “Mai dopati, ma dubbi sugli integratori"
Dino Baggio

Morte Vialli, l'ex calciatore di Juve e Parma: "Oggi i medici mi dicono che posso stare tranquillo"

La morte di Gianluca Vialli torna in primo piano nel circolo mediatico. Così come le dichiarazioni dell'ex centrocampista di Parma e Juventus, Dino Baggio, nonché  collega e amico storico dell'ex capo delegazione della Nazionale. Al centro della questione: l'uso di sostanze stupefacenti nel mondo del calcio.Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso in quei periodi, investigare. Non so se sia dovuto a questo ma il doping c’è sempre stato, bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no”, aveva ammesso ieri Dino Baggio in un'intervista a La7, non nascondendo una certa “paura” sulle pratiche adottate nel passato. Oggi invece il vicecampione del mondo 1994 con la Nazionale di Arrigo Sacchi è tornato a parlare del tema e dei suoi dubbi sull'effetto a lungo termine degli integratori assunti negli anni dai calciatori, aggiustando un attimo il tiro.

In un'intervista a Rai News 24 Dino Baggio ha infatti dichiarato: “Premesso che sostanze doping non le abbiamo mai prese, che facevamo controlli antidoping ogni tre giorn i e che noi calciatori non abbiamo vai avuto il dubbio di assumere sostanze strane, bisogna vedere se quegli integratori che prendevamo, del tutto leciti, con l'andare del tempo possono aver creato dei problemi. Oggi i medici mi dicono che posso stare tranquillo: ho letto un'intervista del dottor Maurizio Vernier della Figc del Veneto che dice che posso stare tranquillo perchè non c'e' alcun fondamento scientifico che possa collegare l'insorgenza di tumori con l'abuso di integratori. Per me e' una notizia bella".

Baggio ha poi sottolineato che nessun calciatore negli anni scorsi ha mai avuto dubbi sulle sostanze che gli venivano somministrate dai club. "Nessun dubbio perchè avevamo un medico, poi c'erano tre partite a settimana e c'era il controllo antidoping, quindi non potevamo prendere cose strane, ma solo integratori leciti", ha precisato l'ex centrocampista, anche se "sarebbe bello sapere" se queste sostanze a lungo andare non abbiano provocato danni.

LEGGI ANCHE:  Atleti morti, dopo Vialli teme anche Brambati: "Facevo flebo, mi affido a Dio"

Morte Vialli, Baggio: "Oggi c'è molta più conoscenza dei prodotti naturali" 

L'ex campione aveva anche parlato di pesticidi e sostanze usate sui campi di calcio che, respirate per anni dai giocatori, lo preoccupavano. "Oggi non si usano più e siamo migliorati molto da questo punto di vista, c'è molta più conoscenza di tutto e questo ti porta a stare più sereno. Oggi c'è molta più conoscenza rispetto a 30 anni fa", ha proseguito Baggio.

Tornando a parlare poi dei calciatori della sua generazione, sottolinea che "molti giocatori stanno bene, altri hanno avuto dei problemi quindi bisognerebbe avere delle prove scientifiche sui prodotti leciti che si prendevano, sapere se con il tempo possono causare dei problemi. Può darsi che non causino niente: bene! E l'intervista di oggi del medico mi rallegra e mi fa stare piu' sereno", ha aggiunto. Secondo Baggio, oggi la situazione è molto diversa da trent'anni fa: "Oggi c'è molta più conoscenza anche sui prodotti naturali che possono essere usati tranquillamente senza che creino dei problemi, penso che oggi i medici e i giocatori stessi siano molto piu' preparati su tutto. L'importante è continuare a fare in controlli", ha concluso Baggio.

Morte Vialli, Sabatini: “Tanti giocatori sono morti di doping, i sospetti sono giustificabili”

A intervenire sul tema oggi anche il dirigente sportivo ed ex calciatore Walter Sabatini. “Ci si accorge dopo dei danni? Ci sono passato anche io quando avevo 18 o 20 anni, passavano i medici ti facevano punture e non sapevo quello che ti iniettavi. E il rischio è insistito per tutti, a parte qualcuno che voleva le informative. Io mi facevo puntualmente due punture prima della partita senza mai fare una domanda, mi fidavo dei medici. Per adesso sono stato fortunato e non ho al momento un ritorno così negativo. Diciamo che era la prassi", ha rivelato a La Presse.

"Gli integratori ora sono diventati più raffinati, evoluti e controllati. Sono come tutti perplesso ma Gianluca in questo momento lo lascerei stare, mi dispiace coinvolgere un ragazzo morto 10 giorni fa. Non credo che ci sia il doping nel calcio, alcuni medici ricorrono ad integratori. Ma è sempre un problema di quantità, è quella che viene forzata”, ha concluso il dirigente sportivo.

 

 

Iscriviti alla newsletter
Tags:
dino baggiovialli




in evidenza
Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

Politica

Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento


in vetrina
Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"

Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"


motori
Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.