Nel capoluogo toscano il clima è molto teso già da alcuni giorni a causa di un tam tam sui social network che ha suscitato timori per possibili azioni violente. Il sindaco Dario Nardella ha lanciato un appello "Fino alla fine io spero che una cosa del genere non sia consentita: ma se proprio deve avvenire mi auguro davvero che ciascuno manifesti in modo civile"
Firenze si prepara al peggio per la manifestazione non autorizzata prevista per venerdì sera alle 21 nel centro storico. I brand del fashion, avendo imparato a loro spese la lezione dei giorni passati di città come Roma, Milano, Torino e Bologna nelle quali numerose vetrine sono state prese di mira da manifestanti che, in nome della protesta anti lockdown, ne hanno approfittato per devastare numerose vetrine, sono corsi in fretta al montaggio di paratie di legno antisfondamento per evitare che i negozi vengano presi di mira. Nel capoluogo toscano il clima è molto teso già da alcuni giorni a causa di un tam tam sui social network che ha suscitato timori per possibili azioni violente. Il sindaco Dario Nardella ha lanciato un appello "Fino alla fine io spero che una cosa del genere non sia consentita: ma se proprio deve avvenire mi auguro davvero che ciascuno manifesti in modo civile, nel rispetto di Firenze, perché chi non lo fa dovrà rispondere del proprio comportamento".
Il primo cittadino sottolinea poi che è importante fare un distinguo tra le manifestazioni più che legittime di categorie quali i riders che mettono in atto manifestazioni democratiche, pacifiche, fatte di contenuti rispetto a quelle fatte di violenza, di rabbia, di provocazione. Anche l’assessora a lavoro e formazione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, è intervenuta stamani alla manifestazione dei riders indetta dalle sigle Nidil-Cgil in piazza Santa Croce. “La vostra è una battaglia per la dignità del lavoro e per il riconoscimento di diritti che sono scritti nella Costituzione. Le soluzioni devono essere nazionali, perché le competenze in questo ambito sono dello Stato. Ma la Regione Toscana, e lo ha detto fin dal giorno del suo insediamento il presidente Giani incontrando una delegazione di lavoratori, è al vostro fianco e farà in tutte le sedi la propria parte. L'altro giorno – sottolinea Nardella - eravamo in piazza del Duomo con i ristoratori, in piazza Signoria con i tassisti, ognuno ha il diritto di manifestare, ma questo non può mai avvenire al di fuori della legge. Ribadisco l'appello a tutti a disertare manifestazioni che sono deliberatamente finalizzate ad alzare il livello della tensione, a provocare azioni violente, anche perché sono manifestazioni promosse da soggetti anonimi e sono non autorizzati, quindi diffido chiunque dal partecipare a manifestazioni di questo tipo, mentre al contrario noi siamo qui per affiancare e per tutelare chi manifesta in modo democratico, in modo corretto, civile e rispettoso".
Intanto, in previsione del peggio, cioè incedi dolosi e danneggiamenti, la polizia municipale di Firenze, su richiesta della questura, ha fatto spostare le auto in sosta nelle strade del centro cittadino. "Avete costretto milioni di lavoratori a bloccarsi per la vostra incompetenza - si legge nel volantino che gira sui social da alcuni giorni - il vostro terrorismo mediatico ha bloccato interi comparti dell'economia nazionale". Ad allinearsi con il primo cittadino ci sono anche tutte le forze economiche cittadine come Camera di Commercio, Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato Imprese, Cna, Unione Provinciale Agricoltori, Legacoop, Coldiretti, Cia, Confapi e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto «strategie che possano dare attuazione a concrete forme di sostegno sociale. Alla protesta potrebbero convogliare elementi dell’estrema destra anche se CasaPound ieri in un comunicato ha ribadito la sua estraneità. Il centro storico di Firenze, particolarmente sensibile per le sue immense ricchezze storiche artistiche, sarà presidiato da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza con relativi nuclei di riserva pronti ad intervenire nelle piazze del Duomo, della Repubblica e della Signoria. Per ammissione delle stesse forze dell’ordine è molto difficile prevedere quanti saranno i manifestanti, ma il timore è che la manifestazione non autorizzata possa riscuotere larga adesione tra chi la rilancia virtualmente sui social.
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