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Toscana
Firenze, dopo le polemiche sulla movida rafforzati i controlli nelle piazze

Firenze, polemiche per la movida. I due mesi di detenzione casalinga hanno fatto riesplodere la movida, senza alcun rispetto per le regole di distanziamento sociale e delle mascherine che, nel migliore dei casi, vengono poggiate sul mento

Nel passato weekend il capoluogo toscano ha registrato un  flusso impressionate, quasi inarrestabile nelle ore notturne, di giovani e giovanissimi, spesso ubriachi e senza freni inibitori, che non si era visto neppure durante le più assolate serate estive del mese di giugno, quando a Firenze si registra la presenza massima di turisti stranieri e di buyer internazionali del Pitti Uomo. Assente quasi del tutto il turismo straniero, per ovvie ragioni, pare che la reazione dei giovani fiorentini sia stata quella di considerare come ormai definitivamente archiviata l’epidemia di Coronavirus eliminando ogni distanziamento sociale, ogni mascherina e ogni considerazione su possibili nuovi focolai dell'epidemia. E’ infatti ormai appurato che il caldo non attenua la diffusione del Covid 19 e che i soggetti asintomatici sono molto più numerosi di quello che si pensi. In Toscana sono 10.062 i casi di positività al Coronavirus, 15 in più rispetto a sabato scorso: 5 di questi nuovi casi provengono dalla campagna di test sierologici avviata da Regione Toscana alla fine di aprile. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 1,1% e raggiungono quota 7.349. I test eseguiti hanno raggiunto quota 229.135, quasi 4 mila a giornata. Tra i decessi 1 uomo e 1 donna, con un’età media di 83 anni. E’ forse l’età avanzata delle morti per Coronavirus ad indurre i giovani a festeggiare la fine della quarantena e l’inizio dell’estate. Per questo, trascorso un weekend decisamente fuori dalle righe, nel quale si è riaffacciato pure il mercato dello spaccio gestito per lo più nella zona di Santo Spirito da magrebini, la Prefettura di Firenze in accordo con il sindaco di Firenze Dario Nardella ha deciso di rafforzare i controlli nelle piazze con pattuglie fisse ed agenti in borghese della Polizia Municipale e della Polizia di Stato in piazza Santo Spirito e piazza Poggi, della Guardia di Finanza in piazza della Repubblica e piazza Strozzi e della Polizia Municipale e Carabinieri in Sant’Ambrogio. La decisione della autorità è stata quella di predisporre un piano per regolamentare il flusso e nel caso in cui venga superato un numero tollerabile di presenze, invitare la cittadinanza a defluire dalle piazze. I primi effetti dei nuovi provvedimenti si sono già visti domenica 24 maggio, ma la vera prova sarà dal prossimo weekend, quando da giovedì in poi si riattiva la fase weekend in cui i giovani tornano ad uscire in gruppo la sera. Santo Spirito è da sempre una zona molto delicata anche per la difficile convivenza dei clochard con il priore della chiesa, padre Giuseppe Pagano, che più volte ha chiesto l’istallazione di una cancellata sul sagrato della chiesa per evitare urinamenti e defecamenti diurni e notturni, sia umani che animali. Le piante che erano state sistemate per delimitare la zona del sagrato sono state fatte sparire, esattamente come il bambin Gesù del presepio collocato sul sagrato della chiesa lo scorso Natale. Appare del tutto evidente che quella delle forze dell’Ordine sia una battaglia difficilmente sostenibile perché combattuta con armi impari, quelle dei numeri delle pattuglie e quelle dei numeri di giovani nelle piazze. Ottima risposta invece da parte degli avventori dei locali, i quali hanno fino ad ora, come nel caso di Piazza Santo Spirito, seguito scrupolosamente le direttive sul distanziamento sociale collocando i tavolini alla distanza prevista dalla legge. Più difficile invece la gestione nelle strade strette dell’Oltrarno, come via del Campuccio e via della Chiesa, dove il distanziamento praticamente non esiste anche per il continuo via via di giovani che spesso utilizzano questa strade come urinatoi o per vomitare. 

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