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Toscana
Galleria Eduardo Secci riapre con le opere di Marco Tirelli e Radu Oreian
Marco Tirelli 

Galleria Eduardo Secci riapre dopo lunghi mesi di lockdown con le mostre dedicate agli artisti Marco Tirelli e Radu Oreian. A partire da sabato 23 gennaio (opening 14-19 ) sarà possibile ammirare negli splendidi spazi espositivi di piazza Goldoni 2 le opere di due affermati artisti del panorama contemporaneo.

Riaprono i musei e con essi anche l’arte contemporanea si riaffaccia nel panorama culturale fiorentino con le mostre dedicate a due artisti internazionali:  Marco Tirelli e RaduOreian. A partire da sabato 23 gennaio (opening 14-19 ) sarà possibile ammirare negli splendidi spazi espositivi di piazza Goldoni 2 le opere di due affermati artisti del panorama contemporaneo. Marco Tirelli è nato a Roma nel 1956, attualmente vive e lavora tra Roma e Spoleto. È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Tirelli ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è laureato in Scenografia con Toti Scialoja. Con la sua mostra, curata da Alberto Fiz, l’artista romano presenta una serie di opere inedite realizzate durante i mesi del lockdown. I lavori vengono proposti in tre spazi attraverso un allestimento sofisticato che crea un forte coinvolgimento emotivo. La rassegna, infatti, dà luogo a un crescendo che conduce sino ad un’installazione di circa 12 tele senza telaio di dimensioni differenti disposte sulla parete. Così pensata, quest’ultima si caratterizza per unparallelismo con il grande progetto che Tirelli realizzò in occasione della Biennale di Venezia del 2013.

In questo ultimo ciclo di lavori Tirelli, uno tra gli artisti più significativi della scena contemporanea, s’interroga sul potere rigenerativo dell’immagine in base ad un’indagine che appare particolarmente attuale nella società di oggi, dove il flusso mediatico sembra aver sottratto valore ad ogni forma d’iconografia banalizzando il messaggio. Tirelli, al contrario, recupera il significato primario dell’immagine sottoponendola ogni volta alla verifica della pittura che non duplica la realtà ma la trasforma. 

Come spiega Alberto Fiz, “Tirelli crea un laboratorio dell’immagine e dell’immaginario senza alcuna gerarchia che nasce dal desiderio di recuperare l’essenza del visibile”. Il suo repertorio è molto vasto e comprende simboli, elementi naturalistici, corpi, mappe geografiche, oggetti per osservare lo spazio, frammenti di cielo in base ad un work in progress continuo dove il soggetto è funzionale ad un processo di riappropriazione fisica e mentale: “La pittura è lo strumento che mi consente di riportare le idee alla concretezza della mano”, afferma Tirelli che s’interroga sulla materia stessa di cui sono fatte le immagini. Nell’ambito della mostra, il susseguirsi delle sue opere permette di restituire al visitatore la fascinazione di continue riscoperte rispetto ad un reale che finalmente torna ad essere percepito.

“RaduOreian” è la prima mostra monografica del giovane artista rumeno nella città di Firenze e sarà curata da Pier Paolo Pancotto.  Il corpo di lavori esposto rappresenta una selezione delle ultime opere dell’artistaRaduOreian, una serie che spazia dai disegni in grafite, ai dipinti ad olio su tela, legno e  plexiglass. Questa varietà di media, oltre a riflettere l’agio con il quale Oreian si muove tra le diverse tecniche, è anche prova dell’eredità classica che sembra essere alla radice della pratica dell’artista.  I dipinti ad olio, realizzati appositamente per la mostra e datati 2020, fanno parte del ciclo dei cosiddetti “MolecularPaintings”. Sono lavori che ricordano miniature dai dettagli minuziosi, in grado di catturare l’occhio dello spettatore e trasportarlo attraverso la superficie intrisa di pittura e condurla al significato più profondo del dipinto.  La pratica di RaduOreian trae fondamento dalle tecniche classiche del disegno e della pittura, esplorando come la storia, i miti antichi e gli archivi plasmano la nostra società e la nostra comprensione dell’umanità. Il filo rosso che attraversa ed unisce i lavori di RaduOreian si manifesta nella creazione di una nuova impronta visiva meditativa dotata di una densità particolare che sembra esistere in uno stato pulsante di tensione e rilassamento.

Radu Oreian nasce nel 1984 a Târnăveni in Romania. Attualmente lavora e vive in Francia. Nel 2002 ha ottenuto una laurea all’Università di Arte e Design di Cluj-Napoca per poi continuare i suoi studi alla National University of Art di Bucharest dove si è diplomato nel 2007. Radu Oreian è stato protagonista di numerose mostre personali: SVIT Gallery, Befriending the memory muscle(Praga, 2020, con CiprianMureşan), Gallery Nosco, Microsripts and Melted Matters(Londra, 2019), Gallery ISA, Farewell To The Thinker of Thoughts (Mumbai, 2018). Tra i suoi progetti istituzionali: La Fondazione, Project Room(Roma, 2020, personale), The Last Agora, Plan B Foundation (Cluj-Napoca, 2019) e Chasseur d’Images, Musée de la Chasse et de la Nature (Parigi, 2019). Tra le sue mostre collettive:One in a million, Gallery Nosco (Marsiglia, 2018) e On The Sex of Angels,Nicodim Gallery (Bucarest, 2017).

Opening | 23 Gennaio alle 14.00

Date | 23 Gennaio – 6 Marzo

Orari mostra | Lunedì – Sabato / 10:00 – 13:30 & 14:30 – 19:00

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