Affari Europei
Banche Ue, ecco i nuovi stress test. Sotto esame 5 istituti italiani
"Non abbiamo elementi perché non siamo un'associazione vigilante o vigilata: le voci fanno riferimento a elementi di stress recessivo non peggiori di quelli ventilati due anni fa e sembrerebbe strano ora estremizzare una situazione dalla quale ci stiamo allontanando". E' quanto ha detto il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, commentando l'inizio della quarta sessione di stress test della Bce e dell'Eba che interessera' cinque banche italiane. E ai giornalisti che, in occasione della presentazione del libro "La cultura delle banche oggi", chiedevano al presidente dell'Abi un parere sul decreto banche, Patuelli ha fatto presente che prima bisogna attendere la fine dell'iter legislativo. "Sono sempre per il miglioramento, c'e' un confronto in corso tra governo e Parlamento 'wait and see'".
Le principali banche d’Europa, spiega Wall Street Italia, verranno giudicate nel 2016 sulla base della loro capacità di resistere a una contrazione economica della regione, a eventuali choc provenienti dai mercati emergenti e a un calo ulteriore del mercato immobiliare e delle materie prime. Rispetto al passato non verranno imposte soglie di capitale massime o minime dalle autorità, perché le banche sono già ritenute ben capitalizzate, proprio come conseguenza degli ultimi esami effettuati nel periodo immediatamente successivo alla crisi. Stavolta Bank of England, Bce e gli altri organi di supervisione, che terranno conto dei risultati degli stress test nel redimere i loro giudizi annuali sugli istituti di credito, non imporranno nuovi requisiti di capitale.
Se l’obiettivo dei precedenti stress test era quello di individuare carenze di capitale e costringere le banche a porre rimedio al buco tramite un aumento di capitale urgente, spiega l’Eba, “quest’anno l’obiettivo è piuttosto quello di esaminare le rimanenti vulnerabilità e capire l’impatto che avrebbero sulle banche delle ipotetiche dinamiche di mercato avverse“. Gli esami dello stato di salute del settore bancario espongono le banche anche a uno scenario di recessione nel 2016 e 2017, a cui seguirà una crescita anemica nel 2018.
Saranno 51 le banche (di 15 Paesi e per un 70% degli asset totali del sistema bancario europeo) che dovranno dimostrare come sono in grado di sopportare gli eventi esterni, nel caso di uno scenario di base e in un avverso. Le banche italiane sotto la lente saranno 5: Monte dei Paschi di Siena, IntesaSanpaolo, Unicredit, Banco Popolare e UBI Banca, le stesse già sottoposte a stress test nel 2014.