Affari Europei
Immigrati, Spagna e Polonia dicono no. Nessun accordo sui 40mila
Spagna e Polonia restano i due principali ostacoli per raggiungere la cifra di 40 mila richiedenti asilo da redistribuire nei prossimi due anni dall'Italia e dalla Grecia. Lo spiegano due fonti Ue coinvolte nella trattativa sul piano di redistribuzione dei migranti proposto dalla Commissione Ue. In particolare, secondo le fonti, la Spagna continua a opporsi a presentare una cifra formale del suo impegno di accoglienza dei richiedenti asilo.
La Polonia invece ha presentato una cifra al di sotto delle aspettative e quindi si cerca di convincerla ad elevarla. Al momento, gli impegni complessivi si aggirano intorno ai 36-37 mila di poco inferiore all'obiettivo fissato dall'esecutivo. Considerando che ci sono impegni già superiori a quanto richiesto sui 20 mila rifugiati da reinsediare direttamente dai paesi di origine o di transito, la maggior parte delle fonti diplomatiche a Bruxelles si dice ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo lunedi' nella iunione straordinaria di ministri dell' interno Ue a Bruxelles. Altri paesi, come Slovacchia o Romania, hanno infatti anch'essi mosso obiezioni ma essendo relativamente basso l'impegno a loro richiesto, non destano preoccupazioni. Le perplessità avanzate dall'Austria nelle ultime settimane sembrano invece essere ormai rientrate.