Immigrati, l'Ungheria dice no alle quote. Annuncio sui giornali: "Non venite" - Affaritaliani.it

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Immigrati, l'Ungheria dice no alle quote. Annuncio sui giornali: "Non venite"

Il governo ungherese ha cercato di dissuadere i rifugiati siriani in Libano ad entrare nel suo territorio pubblicando annunci in arabo e in inglese sui quotidiani del Paese dei Cedri. "Gli ungheresi sono ospitali, ma sono state prese iniziative severe contro quelli che entrano in maniera illegale in Ungheria", si legge nell'annuncio a tutta pagina pubblicato su vari quotidiani. Il testo spiega che l'attraversamento illegale delle frontiere "è un reato punito con il carcere" e chiede ai rifugiati di "non affidarsi ai trafficanti".

"L'Ungheria non permetterà ai migranti clandestini di attraversare il suo territorio", insiste ancora l'annuncio. In precedenza anche il governo danese aveva pubblicano un annuncio simile su quattro quotidiani libanesi nel tentativo di dissuadere i rifugiati siriani a intraprendere il pericoloso viaggio e a chiedere asilo politico in Danimarca.

Nel frattempo il Consiglio Ue e la Commissione europea sono al lavoro per riscrivere la proposta sulla redistribuzione di 120mila migranti dopo il rifiuto ungherese di partecipare al meccanismo e il venir meno quindi dell'impegno di Budapest per accogliere, registrare e far redistribuire 54mila richiedenti asilo, bisogna capire cosa fare di questa quota.

Sono due le opzioni sul tavolo: creare una riserva con cui allentare la pressione sui Paesi più colpiti, oppure spalmare questi 54mila richiedenti asilo tra Grecia e Italia, aumentando il numero dei migranti da trasferire da questi due Paesi. Nel primo caso c'è però il problema dell'eliggibilità, vale a dire il criterio per stabilire chi ha il diritto, tra i Paesi non di primo ingresso, a farsi prelevare i migranti. Nel secondo caso, precisano a Bruxelles, non si ravvisa in Italia una crisi migratoria tale da giustificare un nuovo ulteriore intervento redistributivo, mentre la Grecia non registra le persone in arrivo. Le due proposte dovranno arrivare con ogni probabilita' domani sul tavolo dei ministri dell'Interno dei Ventotto.