Affari Europei
Immigrazione, dalla Commissione Ue 1,7 miliardi per la crisi

La Commissione europea ha proposto correzioni ai bilanci comunitari per il 2015 e il 2016, per far fronte alle spese che si rendono necessarie per gestire la crisi migratoria. Lo annuncia il commissario per la Crescita e gli investimenti, Jyrki Katainen, al termine della riunione del collegio dei commissari.
La Commissione europea ha formalizzato la proposta di reperire 1,7 miliardi di euro per il biennio. Nello specifico, 801,3 milioni dovranno essere messi in bilancio per l'anno in corso, mentre 900 milioni sono le voci di spesa extra per il 2016. La correzione al bilancio 2015 prevede una redistribuzione parziale delle risorse gia' stanziate, a cui si aggiunge la richiesta agli Stati membri di impegni aggiuntivi per 330,7 milioni.
In dettaglio, per il 2015 la Commissione europea propone di impiegare gli 801,3 milioni di euro in quattro aree. Cento milioni saranno destinati al fondo per migrazione e l'asilo (Amif) e al fondo per la sicurezza internazionale (Isf) per gestire le situazioni di crisi nei Paesi di primo ingresso, 1,3 milioni verranno dati per aumentare gli staff dell'agenzia per il controllo delle frontiere esterne (Frontex, 60 nuove persone), all'Ufficio per l'asilo (Easo, 30 nuove persone) e all'agenzia di polizia europea (Europol, 30 nuovi agenti). Ancora, 200 milioni verranno destinati al sostegno delle attivita' del programma alimentare dell'Onu e dell'Alto commissario per i rifiugiati dell'Onu, e mentre 300 milioni andranno a incrementare le risorse del fondo fiduciario per la Siria.