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Affari Europei
Irlanda del Nord, il caos Brexit riaccende le violenze

IRLANDA DEL NORD, UCCISA UNA GIORNALISTA: IL CAOS BREXIT FA RIAFFIORARE I RISCHI VIOLENZA

Una giornalista 29enne è stata uccisa a Londonderry, in Irlanda del Nord, in quello che la polizia ha definito un "incidente terroristico". "Posso purtroppo confermare che a seguito di scontri a colpi d'arma da fuoco la notte scorsa a Creggan è rimasta uccisa una donna di 29 anni", ha scritto su twitter il numero due della polizia nordirlandese, Mark Hamilton, annunciando l'apertura di un'inchiesta. La vittima è stata identificata da alcuni colleghi in Lyra McKee. Secondo alcune notizie, gli scontri a Londonderry con i dissidenti repubblicani sono scoppiati dopo alcuni raid della polizia in abitazioni nelle zone di Mulroy Park e Galliagh. Ma a incidere, come sottolineato da molti analisti negli scorsi mesi, ci sarebbe anche il caos sulla Brexit che rischia di riaccendere, a causa dell'incertezza sul confine tra Irlanda del Nord e Repubblica d'Irlanda, violenze che sembravano ormai dimenticate.

IRLANDA DEL NORD, IL VESCOVO TREANOR: "IL CAOS BREXIT RILANCIA LA VIOLENZA"

"È una tragedia". Sono le prime parole pronunciate questa mattina da mons. Noel Treanor, vescovo di Down e Connor, in Irlanda del Nord, e vice-presidente della Commissione che riunisce gli episcopati dell'Unione europea (Comece). Raggiunto telefonicamente dal 'Sir', il vescovo commenta la notizia della morte della giovane giornalista Lyra McKee a Derry in seguito ai disordini scoppiati ieri sera in citta'. La donna e' rimasta colpita dai colpi d'arma da fuoco esplosi da un commando armato contro la polizia. Mons. Treanor si sofferma a parlare del contesto in cui sono accaduti tali disordini: "Gli avvenimenti di Derry - ha detto il vescovo - succedono da tempo ed e' molto difficile capire cosa stia veramente accadendo. È certo pero' che c'e' incertezza dovuta, da un lato, anche al processo del Brexit e, dall'altra, a un periodo d'incertezza e instabilita' politica locale che dura ormai da due anni".

IRLANDA DEL NORD, LA POLARIZZAZIONE DEI PARTITI POLITICI

Mons. Treanor spiega che "qui da due anni le istituzione politiche stabilite dall'Accordo del Venerdi' Santo del 1998 non esistono, non funzionano. Inoltre per diverse ragioni, si e' sviluppata una polarizzazione tra i due principali partiti politici il Sinn Fein (di matrice nazionalista) e il partito dei Democratici Unionisti (Dup) che tendono piuttosto verso il Regno Unito. Questi due partiti- prosegue il vescovo- dal 1998 in poi hanno formato l'esecutivo e l'Assemblea, ma da due anni queste istituzioni non funzionano. Vuol dire che da due anni c'e' un vuoto politico e che questo vuoto si e' acuito con il processo del Brexit". Il vescovo riferisce anche che "nonostante l'Accordo di Belfast nel Venerdi' Santo del '98, e sebbene gli attivisti degli anni della violenza abbiamo deposto le armi, e' rimasto un nucleo di dissidenti che non hanno abbandonato la violenza e si trovano in diverse zone. Si dice che siano presenti anche nei dintorni di Derry", sede dei disordini.

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