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Affari Europei
Italia-Francia: Conte-Macron, è tregua. "Ok agli hotspot Ue nei paesi d'orig
Foto LaPresse

Prove di pace (o di tregua) tra Francia e Italia a Parigi. "Sintonia" e "convergenza" le parole più usate. Macron e Conte si incontrano all'Eliseo dopo lo scontro sull'Aquarius. Con l'obiettivo di far partire un lavoro comune sul tema dei migranti. Ma restano dubbi sui contenuti di questa intesa. E c'è lo scoglio Salvini a turbare i rapporti, con una dura frase di Macron: "L'asse dei ministri dell'Interno di Roma, Vienna e Berlino? Riporta a un triste passato".

Le parole del capo dello Stato francese sono all'insegna dell'intesa: "Non dimentichiamo cosa l'Italia ha dovuto subire sul fronte dell'immigrazione nel 2015 e 2016. L'Europa è mancata sui migranti e sulla zona euro, su questo con Conte abbiamo trovato convergenze. Desidero che Italia e Francia lavorino mano nella mano. La risposta giusta è europea ma quella attuale è inadeguata. Il sistema di solidarietà oggi non funziona. Porteremo avanti una profonda riforma di Dublino". Insomma, un atto d'accusa nei confronti dell'egoismo mostrato dall'Europa. Ma Macron puntualizza anche: "L'Italia ha avuto arrivi massicci di migranti. Ma se l'Italia nei 4 primi mesi del 2018 ha ricevuto 18.000 domande d'asilo, la Francia ne ha avute 26.000".

Convergenza sui migranti confermata dal premier Conte: "Dobbiamo cambiare strategia, voltare pagina, rispettando i diritti umani e garantendo la sicurezza. Il regolamento di Dublino deve cambiare: l'Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l'ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca". E lancia la proposta di centri gestiti dall'Ue in Africa: "Bisogna rafforzare a livello europeo i rapporti con i Paesi di origine e transito dei migranti per prevenire i viaggi della morte", ha detto "servono centri di protezione europei nei paesi di origine e di transito per accelerare identificazione e richieste di asilo". E infine annuncia un vertice bilaterale che si terrà in autunno a Roma.

Conte è arrivato al vertice all'Eliseo con una doppia proposta. Nel breve periodo, una riforma del trattato di Dublino per la riassegnazione degli immigrati che arrivano in Europa. Nel lungo periodo l'istituzione di hotspot gestiti dall'Ue nei Paesi africani d'origine - non solo la Libia ma anche quelli sahariani, come il Niger - per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti. Per Paesi d'origine Palazzo Chigi intende anche quelli che rappresentano tappe nevralgiche per i viaggi dei migranti verso l'Europa, proprio come Niger e Libia.

L'incontro Macron-Conte è stato preceduto da nuove dichiarazioni dure di Salvini che ha detto: "A Ventimiglia i cinici e gli irresponsabili sono oltre il confine". Più tardi ha rincarato la dose: "Abbiamo cominciato a dire dei no. È il momento di tirare fuori le palle". Uscite simili a quelle che già nei giorni scorsi hanno messo a rischio il bilaterale Conte-Macron. Conte, in conferenza stampa, ha parlato di "piena condivisione con Salvini". Macron invece lancia una stilettata a proposito dell'intesa tra i ministri dell'Interno di Roma, Vienna e Berlino su cui Salvini tanto insiste negli ultimi giorni: ""Se i Paesi si mettono d'accordo è a livello dei leader che succede. Finora non abbiamo ancora cambiato le Costituzioni. Un asse tra Berlino, Vienna e Roma? Questa formula in passato non ha mai portato fortuna". E torna sul caso Aquarius: Quando una nave arriva nelle vostre acque ve ne dovete prendere carico. La Francia rispetterà sempre il diritto internazionale. La difficoltà dell'Italia non può risolversi bypassando il diritto internazionale ma con un approccio cooperativo Ue". La risposta di Salvini non si fa attendere: "Non prendo lezioni dalla Francia".

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