Affari Europei
La Spagna rischia di tornare al voto, e Renzi ne approfitta
Renzi utilizza l'instabilità spagnola come spauracchio da giocarsi nella campagna per il referendum costituzionale
Le elezioni in Spagna si sono tenute il 20 dicembre. Dopo quattro mesi a Madrid non c'é ancora un governo e tutto lascia intendere che presto gli spagnoli saranno chiamati nuovamente alle urne. Dopo le elezioni nessun partito é uscito veramente vincente e i tentativi di creare una coalizione di governo sono falliti uno dopo l'altro.
Podemos ha bocciato l'accordo con il Psoe e con Ciudadanos
In settimana il leader di Podemos ha sottoposto ai suoi militanti l'accordo proposto dal leader del Psoe, Pedro Sanchez. Il partito socialista proponeva una alleanza a tre, insieme ai centristi di Ciudadanos. Ma la base di Podemos ha bocciato sonoramente l'accordo: serve un esecutivo di rottura che unisca tutte le forze di sinistra, che faccia piazza pulita delle vecchie logiche affaristiche che hanno guidato la Spagna negli ultimi anni, é il senso del no.
Il re Felipe chiama nuovamente i leader politici a colloquio
E dunque ora cosa accadrà? Il re Felipe nei prossimi giorni ascolterá nuovamente i leader dei partiti politici e se nessuno avrá un piano credibile per formare un governo il Paese tornerá alle urne. L'instabilitá, dicono tutti gli analisti, non fa bene all'economia e a Bruxelles (che pure di stalli governativi ha una lunga esperienza) guardano con apprensione a quello che sta accadendo al di lá dei Pirenei.
Roma e Bruxelles guardano con interesse lo stallo spagnolo
Anche a Roma sono molto interessati alla vicenda, ma per ragioni di politica interna. La riforma costituzionale nostrana é ormai arrivata alla fine del suo iter parlamentare e in autunno ci sará un referendum confermativo, in cui gli italiani saranno chiamati a porre il loro sigillo su una modifica della costituzione che, secondo i suoi estensori, dovrebbe contribuire a rendere piú stabile ed efficiente il Paese. A braccetto della riforma costituzionale va quella elettorale. Una riforma che ha senso solo nel caso in cui il Senato venga abolito nella forma che abbiamo conosciuto fino ad oggi.
Renzi cavalca il caso spagnolo per tirare la volata al referendum sulla riforma costituzionale
Ecco dunque che per Renzi il caso spagnolo puó essere lo spauracchio perfetto da sventolare in faccia alle opposizioni e agli italiani che sono ancora indecisi. Uno dei problemi degli ultimi anni é l'ingovernabilità politica - é il ragionamento di Renzi - che si puó superare solo attraverso una riforma delle istituzioni e della legge elettorale. Se l'Italia non vuole fare la fine della Spagna, ma vuole conoscere chi governerá il Paese il giorno dopo le elezioni, modificare la Carta e votare sí al referendum costituzionale é l'unica strada.