Latte, Fontana: serve un prezzo minimo fissato a livello europeo - Affaritaliani.it

Affari Europei

Latte, Fontana: serve un prezzo minimo fissato a livello europeo

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Onorevole Fontana, la Lega è sempre stata molto attenta alle vicende degli allevatori italiani che ieri, insieme ai colleghi europei, hanno protestato a Bruxelles contro i prezzi che le imprese di trasformazione e distribuzione pagano per carne e latte. Secondo lei come si è arrivati a questo punto?
“Stiamo attraversando una tempesta perfetta. Da un lato abbiamo assistito alla fine delle quote latte e alla liberalizzazione del settore. Dall'altro l'embargo russo ha fatto molti danni agli allevatori italiani ed europei. L'Italia e molti Stati Ue esportavano prodotti lavorati e non verso la Federazione russa per milioni di euro. Ora quelle eccedenze si sono riversate sul mercato interno facendo crollare i prezzi”.

Bisogna tornare alle quote latte?
“Le quote avevano un loro senso, ma sono state gestite male fin dall'inizio. Non credo che siano la soluzione, ma credo che l'Europa debba intervenire per tutelare i redditi degli agricoltori”.

In quale modo?
“Ad esempio definendo un prezzo minimo a cui le imprese di trasformazione e di distribuzione devono comprare il latte dagli agricoltori”.

Sembra un intervento statalista di vecchio stampo, no?
“No, non credo. Il prezzo non deve essere imposto, ma concordato tra gli allevatori e le imprese, in modo che ognuno abbia il suo giusto guadagno. L'Italia ha perso in questi anni migliaia di stalle, posti di lavoro e ricchezza prodotta. Non possiamo continuare ad assistere a questa moria”.

Un'azienda italiana però potrebbe sempre comprare il latte da un altro Paese europeo per pagarlo meno...
“L'Italia importa già quasi la metà del latte di cui ha bisogno, proprio perché i Paesi esteri hanno costi di produzioni più bassi e e possono tirare sul prezzo. Ma questo gioco al massacro non giova a nessuno. Meglio allora fissare a livello europeo, e non nazionale, dei prezzi minimi, in modo che ognuno sia tutelato”.

E questo basterebbe?
“Aiuterebbe molto gli imprenditori agricoli. Ma sono convinto che bisogna eliminare al più presto le sanzioni alla Russia in modo che le merci italiane possano riprendere ad essere vendute sul mercato della Federazione”.

Come valuta i 500 milioni di euro messi a disposizione della Commissione Ue per l'emergenza latte?
“E' certamente un provvedimento apprezzabile, ma non la chiamerei emergenza. È piuttosto un problema strutturale che, se non verrà risolto alla radice, finiti gli aiuti, si riproporrà nuovamente”.