Affari Europei
Renzi: "Ue, quanti errori economici". Juncker: "Non difendo l'austerità"

L'Europa "ha sbagliato la politica economica negli ultimi anni e questo ha creato problemi in termini di crescita e occupazione". Lo ha detto Matteo Renzi parlando agli studenti dell'Universita' di Buenos Aires. "Negli ultimi anni le politiche di sviluppo di Obama si sono rivelate giuste, quelle di austerita' dell'Europa, sbagliate. L'Italia deve tenere sotto controllo il debito pubblico e i conti ma questo vale per tutti i paesi. Detto questo e fatte le riforme - ha aggiunto - guardate i numeri degli Usa e della Ue, li' l'inizio della situazione peggiora ma poi risale in termini di Pil e occupazione. Da noi e' stato l'opposto in termini di crescita e occupazione. Quindi e' stata sbagliata la politica economica. Se e' stata fatta l'Europa non e' per i numeri di Maastricht ma per avere un continente di pace, innovazione e speranza. Negli ultimi mesi l'Europa e' stata ferma, alcuni paesi hanno eretto muri, ma i muri devono essere abbattuti non crescere, se no si perde lo spirito della Ue".
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker non si ritiene "partigiano dell'austerita'" nell'economia, cosi' come non e' un partigiano "della chiusura delle frontiere" fra i paesi che definisce "aberrante". Lo ha detto questa mattina durante una conferenza al Parlamento europeo. Per quanto riguarda l'economia, Juncker ha detto di essere piuttosto "partigiano di un mix virtuoso fra il risanamento dei conti pubblici, le riforme e gli investimenti per la crescita, tre elementi che creano un insieme virtuoso". Quanto a Schengen, Juncker ha ribadito la priorita' di salvaguardarne l'unita': "la Commissione ha fatto delle proposte, dalla redistribuzione al controllo delle frontiere esterne". Secondo il presidente dell'esecutivo, i paesi devono scegliere se "essere un unico continente o dividerci fra singoli paesi".