Immigrati, approvata l'agenda Ue. Navi contro gli scafisti e quote asilo - Affaritaliani.it

Affari Europei

Immigrati, approvata l'agenda Ue. Navi contro gli scafisti e quote asilo

La Commissione Ue ha approvato l'agenda per una nuova politica dell'immigrazione. E' previsto che saranno reinsediati in Europa 20 mila profughi, di cui il 9,94% in Italia. Non sono invece stati fissati numeri per la redistribuzione degli immigrati gia' sbarcati, ma all'Italia spettera' una quota dell'11,84%.

Il capo della diplomazia Federica Mogherini ringrazia in un messaggio postato su Twitter il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il vicepresidente Frans Timmermans e il commissario per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos "per l'eccellente lavoro di squadra" che ha portato all'approvazione dell'agenda Ue per l'immigrazione. E' una giornata storica per l'Italia" ha affermato Mogherini, osservando che "l'Italia dalle decisioni di questa mattina uscira' condividendo chiaramente con gli altri Paesi le proprie responsabilita': finalmente una responsabilita' che finora e' stata quasi unicamente italiana diventa europea".

Secondo quanto si e' saputo e le bozze consultate, si trattera' di un cambio radicale di passo rispetto al passato, con un sistema di quote obbligatorie per la "redistribuzione" dei richiedenti asilo fra i diversi paesi Ue. La Commissione Europea ha infatti ufficializzato la proposta di creare un sistema temporaneo di quote per redistribuire tra tutti gli Stati membri i richiedenti asilo che gia' si trovano nell'Unione Europea, e anche un meccanismo per assorbire 20mila rifugiati in due anni. A Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda sara' data la possibilita' di chiamarsi fuori dal sistema delle quote, come previsto dalle clausole di 'opting out' dei Trattati Ue.

"Dobbiamo trasformare in azione le nostre parole sulla necessita' di solidarieta'", ha detto il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, nel corso della conferenza stampa. "Nessun Paese deve essere lasciato da solo ad affrontare questa enorme pressione migratoria", ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker in un tweet. Timmermans ha precisato che il sistema di quote si concretizzera' alla fine del mese e puntera' ad alleviare la pressione che reggono i Paesi piu' esposti. Il sistema di quote rispettera' un criterio basato su fattori come il Pil, il tasso di occupazione, la popolazione e il numero di richiedenti asilo che ha gia' accettato ciascun Paese.

Il nuovo sistema di reinsediamento dei rifugiati che si trovano nei campi profughi sara' invece su base volontaria. La questione delle quote e' particolarmente delicata e nel lavoro di limatura dell'agenda ancora in corso si sta cercando di stabilire cifre che consentano successivamente al Consiglio dei Ventotto di approvare l'agenda a maggioranza qualificata. Il documento comprende poi la conferma del rafforzamento di Frontex, la creazione di "hotspot" nei paesi piu' esposti, il sostegno alla missione Csdp, e programmi di protezione e sviluppo regionale in Nord Africa e nel Corno d'Africa.

Oltre a queste misure piu' urgenti, l'agenda della Commissione prevede anche una strategia di lungo periodo, con parti dedicate alla cooperazione allo sviluppo, l'aiuto ai rifugiati, le politiche sulle riammissione e la migrazione regolare. La proposta della Commissione dovra' come sempre essere approvata dai Ventotto e dal Parlamento: e gia' si sono delineati gli schieramenti di paesi che potrebbero mettersi di traverso.

Se quelli piu' esposti agli sbarchi, Italia, Spagna, Grecia, Francia e Malta, sono i maggiori sostenitori della nuova politica, sono affiancati anche da Germania, Svezia, Austria e Paesi Bassi, fra le mete piu' richieste dai migranti. Meno favorevoli a una politica di quote obbligatorie sono soprattutto i paesi dell'Est Europa, Polonia, Ungheria, Romana, Repubblica Ceca, Slovacchia, i Baltici.

NESSUNA MISSIONE VIA TERRA - Il Guardian aveva rivelato che c'è anche l'opzione di forze di terra in Libia per distruggere i barconi degli scafisti nel piano strategico sull'immigrazione che dovrebbe essere approvato dai ministri degli Esteri dell'Unione europea lunedì prossimo. Ma Mogherini smentisce con forza: 'già chiarito all'Onu che la Ue sta programmando un'operazione navale" contro i trafficanti di esseri umani'.

ELEONORA FORENZA (L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS AD AFFARI: "E' ANCORA POCO"

“Non sono soddisfatta dell'accordo trovato sul tema dell'immigrazione”, spiega ad Affaritaliani.it Eleonora Forenza, eurodeputata dell'Altra Europa con Tsipras. “Prima di tutto perché si continua ad investire su Frontex, che è uno strumento sbagliato perché ha una finalità di pattugliamento, mentre noi dobbiamo mettere in campo una missione con una finalità di ricerca e salvataggio. In secondo luogo – continua Forenza - l'idea di distruggere i barconi è pessima. Noi abbiamo contribuito a causare un problema con l'intervento in Libia e ora dobbiamo intervenire garantendo che chi ha il diritto di asilo possa arrivare in Europa senza rischiare la vita. Dobbiamo modificare la politica dei visti e gli accordi di Dublino”.

E sulla possibilità di aprire dei centri per richiedenti asilo al di fuori dell'Unione (ad esempio in Niger) Forenza è chiara: “Se per centri di prima richiesta di asilo noi intendiamo dei Cie mascherati, noi siamo contrarissimi. Se invece parliamo di consentire alle persone di avere un visto per arrivare in Europa allora stiamo andando nella direzione giusta”.  

Secondo l'eurodeputata “l'Europa è in grado di accogliere i richiedenti asilo. Ma oltre al problema della definizione delle quote, ce n'è uno legato ai metodi di distribuzione dei migranti. Non si può non tenere conto dei legami culturali tra i migranti e i paesi in cui cercano rifugio. Un richiedente asilo che proviene da un Paese francofono sarebbe gusto che sia ospitato in Francia”.

Tommaso Cinquemani