Ungheria, ritorno alla Guerra Fredda. Le spie potranno fare i giornalisti - Affaritaliani.it

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Ungheria, ritorno alla Guerra Fredda. Le spie potranno fare i giornalisti

Durante la Guerra Fredda era pratica comune che i giornalisti lavorassero per i servizi segreti. I casi si sprecano, soprattutto nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica. Si tratta di una pratica quasi del tutto scomparsa da quando è caduto il Muro di Berlino. Ma ora l'Ungheria vuole tornare al passato e addirittura riconoscere questa possibilità con una legge.

Secondo il disegno di legge messo a punto dal governo Orban gli agenti di intelligence potranno lavorare all'interno delle redazione grazie a un emendamento alla legge di sicurezza nazionale proposta dal ministro dell'Interno Sàndor Pintér. Secondo l'opposizione socialista, se l'emendamento dovesse essere approvato vorrebbe dire che giornali, siti online, televisioni e radio potrebbero essere costretti ad assumere come giornalisti agenti dei servizi segreti sotto richiesta del ministero dell'Interno.

Pinter non ha negato questa possibilità, ma ha detto che ancora non è pronta in tutte le sue parti. Secondo i giornali ungheresi, la motivazione alla base di questa legge sarebbe la liberalizzazione del mercato delle notizie e i cambiamenti nella struttura di governo. Cambiamenti che renderebbero appunto necessario un grado più alto di sorveglianza. Sul piede di guerra le associazioni di categoria e i movimenti a difesa della libertà di stampa.