Acido ialuronico per ginocchia e tendini, un’efficace alternativa al cortisone

Cinque buoni motivi per usarlo. La parola dell’esperto

di Daniele Rosa
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Acido ialuronico, un'efficace alternativa al cortisone in ortopedia

Cellule staminali, ingegneria dei tessuti ossei, fattori di crescita, terapie geniche e biomateriali innovativi, le possibilità e le tecniche di medicina rigenerativa per l’ortopedia sono davvero moltissime e molte altre sono ancora sono al centro delle ricerche nella comunità scientifica internazionale. Al primo posto come precursore vi è sicuramente l’acido ialuronico. Oggi non solo usato in terapie di bellezza ma come opzione di trattamento per le patologie degenerative articolari (artrosi) e per quelle tendinee. In virtù delle sue proprietà di lubrificazione e protezione dell'articolazione, infatti, l’acido ialuronico permette di alleviare in modo efficace i sintomi dell'artrosi, dando un'alternativa efficace al cortisone. Ed allora in caso di necessità meglio l’acido ialuronico o il cortisone? Ne abbiamo parlato con il Prof. Paolo Collivadino, specialista in ortopedia e traumatologia, chirurgia protesica, chirurgia artroscopica e ortopedia rigenerativa, presso Clinic Boutique, il primo Centro Medico specializzato in Medicina Estetica Rigenerativa di recente apertura a Milano.

Acido ialuronico, sicuro e con meno effetti collaterali

“A differenza del cortisone, – spiega il Professore- che se usato a lungo può causare effetti collaterali, l’acido ialuronico è sicuro e ben tollerato e può essere impiegato per applicazioni ripetute. Grazie all’efficace azione lubrificante, anti-infiammatoria e di nutrimento dei tendini rappresenta una valida alternativa ai corticosteroidi anche per le patologie tendinee”. Quali sono i motivi per cui un paziente dovrebbe preferire l’acido ialuronico? “Ci sono -rileva il Prof. Collivadino-almeno 5 buoni motivi per per preferire l’acido ialuronico al cortisone. Il primo è che aumenta la mobilità riducendo il dolore articolare. La viscosità dell'acido ialuronico aiuta a lubrificare e proteggere le articolazioni, fornendo sollievo dal dolore. A livello articolare l'acido ialuronico agisce come una sorta di ammortizzatore tra le articolazioni, lubrificandole e ripristinando l’equilibrio del liquido sinoviale, fondamentale per il benessere articolare . Questa azione, chiamata viscosupplementazione, permette di ridurre significativamente il dolore e migliorare la mobilità articolare, fornendo un sollievo duraturo».

Acido ialuronico, molto utile nell'epicondilite, "il gomito del tennista"

Il secondo motivo riguarda gli effetti collaterali che sono decisamente minori. Negli anni l’uso dell’acido ialuronico si è esteso dai problemi articolari alle patologie tendinee come l’infiammazione ai tendini della spalla (la cuffia dei rotatori) o l’epicondilite, un tempo nota come “gomito del tennista. Col tempo l’acido ialuronico ha decisamente soppiantato l’uso del cortisone a livello infiltrativo grazie al fatto che non comporta gli effetti collaterali e le controindicazioni tipiche dei corticosteroidi.  L’impiego di cortisone, infatti, presenta numerose limitazioni. A iniziare dal fatto che è altamente sconsigliato quando il paziente è affetto da alcune patologie come il diabete o disturbi renali o ipertensione. In questi casi, avere a disposizione un’alternativa meno problematica risulta fondamentale.

Acido ialuronico, un nutrimento per i tendini

Il terzo buon motivo riguarda il nutrimento dei tendini. Al contrario dell’acido ialuronico, che svolge un’azione di nutrimento sui tendini, il cortisone è “nemico” di tendini e ossa e un suo uso prolungato può portare a danni anche seri. Il cortisone, che tende a concentrarsi nel punto di iniezione, ha un´azione negativa sia sui tendini che sul bilancio osseo. Può infatti causare perdita di massa ossea esponendo il paziente al rischio di fratture. Il quarto è di tipo estetico. L’uso dell’acido ialuronico evita anche alcune complicazioni di tipo estetico generate dall’uso del cortisone, come l’insorgere di macchie bianche nella zona di applicazione causate dalla depigmentazione epidermica della parte trattata o l’apparente sporgere dell’articolazione interessata, impressione causata, in realtà, dall’atrofia del grasso sottocutaneo che mette in evidenza l’osso.

Acido ialuronico, un  prodotto ora dal prezzo accessibile

Il quinto e ultimo motivo riguarda il problema economico. Sebbene non esistano limiti terapeutici rispetto ai corticosteroidi, vi è un fattore che ha finora limitato l’uso dell’acido ialuronico: il maggior costo di acquisto. Oggi questo aspetto è diventato secondario perchè l’acido ialuronico è ora accessibile praticamente a tutti, anche grazie alla diffusione massiva dei prodotti che lo utilizzano”. E quindi il cortisone deve essere dimenticato? “ Assolutamente no, soprattutto quando il livello di infiammazione è molto elevato, l’uso del cortisone potrebbe essere preferibile. Anche in questi casi, però, non è necessario rinunciare ai vantaggi offerti dell’acido ialuronico. É infatti possibile miscelare l’acido ialuronico con piccole dosi di corticosteroidi in modo da accrescerne l’efficacia limitando gli effetti collaterali tipici del cortisone. La miscela di acido ialuronico e cortisone permette di potenziare l’effetto anti-infiammatorio immediato, con più veloce risoluzione della sintomatologia dolorosa, senza però rischiare i potenziali effetti collaterali dei corticosteroidi utilizzati a dosi complete”.

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