Covid, la Cina ora ammette: "Fuga da laboratorio? Non lo possiamo escludere"

Per la prima volta uno dei massimi scienziati di Pechino contraddice la versione ufficiale e parla di "possibile errore". L'intervista di George Gao alla Bbc

Di Redazione Cronache
Coronavirus

Covid, George Gao e quella mezza ammissione sulla fuga del virus

Ci sono voluti più di tre anni per una dichiarazione del genere, ma per la prima volta uno scienziato di fama mondiale cinese parla apertamente di "errore di laboratorio" sul Covid. George Gao - si legge su Libero - contraddice il pensiero unico e ammette le responsabilità del Dragone sulla diffusione del virus, parlando di possibilità reale di una fuga da un laboratorio di Wuhan: "L'ipotesi non può essere scartata - spiega Gao alla Bbc - una qualche forma di investigazione ufficiale era stata condotta presso l'istituto di Wuhan, in una fase successiva al picco di pandemia. Il governo - svela - si era mosso in quella direzione", precisando però che l'investigazione non aveva coinvolto il centro da lui diretto.

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"Penso - prosegue Gao alla Bbc - che la conclusione di quelle indagini abbia però portato ad escludere l'ipotesi e che tutti i protocolli di sicurezza fossero stati seguiti scrupolosamente". Gao quindi - riporta Libero - da una parte per la prima volta parla di possibilità concreta, ma dall'altra dice che l'indagine su Wuhan non ha dato esiti. Due versioni contrastanti che non aiutano a capire la verità sul virus ma per la prima volta uno dei migliori scienziati cinesi con quel "nessuna ipotesi può essere scartata in assenza di evidenza", riapre il caso. Forse è l'inizio di un'ammissione cinese, il primo passo è stato fatto.

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