Berlusconi, il ragionier Spinelli: "Pagavo chi mi indicava senza fare domande"

Da lui passava tutto, dall'amministrazione spicciola alle spese importanti. La sua verità davanti ai pm che indagano sulle stragi di mafia del 1993

Di Redazione Cronache
Giuseppe Spinelli, ragioniere di Berlusconi
Cronache

Inchiesta stragi, l'interrogatorio del ragionier Spinelli: da lui passava qualunque bonifico. "Dell'Utri? Le richieste di aiuti economici arrivavano dalla moglie"

Continua l'inchiesta della Procura di Firenze sulle stragi di mafia del 1993 e il possibile coinvolgimento di Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. Gli inquirenti cercano di seguire la pista del denaro e per questo hanno deciso di ascoltare l'uomo da cui passavano tutti gli assegni o bonifici staccati da Berlusconi: il ragionier Giuseppe Spinelli. "Sono 43 anni - racconta l'uomo dei conti dei Berlusconi ai pm e lo riporta Repubblica - che lavoro per il dottor Silvio Berlusconi. All'inizio seguivo le cose tipiche della famiglia, mi sono occupato dell’amministrazione spicciola come gli acquisti, le spese, il personale domestico, ed avevo un ufficio ad Arcore; successivamente mi sono spostato a Milano 2, ed ho continuato ad occuparmi dell’amministrazione della famiglia, ma ho iniziato a curare anche alcune società".

Spinelli è l'uomo che custodisce i segreti finanziari di Silvio Berlusconi e fino alla scomparsa del Cavaliere ha avuto le chiavi delle holding di famiglia. Ha seguito la sua amministrazione personale, è presidente dell’Immobiliare Idra, proprietaria degli immobili di famiglia; presiede le quattro Holding di proprietà di Silvio Berlusconi, ed è amministratore delegato delle due Holding di proprietà di Marina e Piersilvio.

Leggi anche: Santa Margherita Ligure, uccide a coltellate il vicino: "Mi ha aggredito"

Leggi anche: D'Alema "schedato" dalla Digos di Napoli. Nel mirino aerei e navi in Colombia

 

Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli chiede spiegazioni sulle operazioni dal 2011 al 2021, che hanno movimentato 32 milioni e 700mila euro a favore di Dell’Utri. "Erano richieste di aiuto che la moglie di Dell’Utri ha fatto. La signora Ratti doveva pagare gli avvocati, c’erano le spese e non avendo più nessun lavoro… era una richiesta di aiuto fatta direttamente a Berlusconi. Io - prosegue Spinelli e lo riporta Repubblica - sono il classico ragioniere, la mia preoccupazione era non fargli spendere più del necessario, ma se lui mi diceva: "Fai un bonifico di tot”, non battevo ciglio. Ho puntato soprattutto sulla mia onestà nei suoi confronti, di essere trasparente, prudente, senza entrare mai nel merito, se non mi veniva richiesto".

Tags:
giuseppe spinellisilvio berlusconi